Tempi di guida e di riposo: la Commissione UE ufficializza i chiarimenti

Il nuovo Regolamento 1054/2020 che ha modificato il Reg. 561/2006 in materia di tempi di guida e di riposo dei conducenti ha già il triste primato di aver sollevato, all’indomani della sua entrata in vigore nell’agosto scorso, non pochi problemi interpretativi e di applicazione pratica.

Ora la Commissione è intervenuta fornendo in via ufficiale una prima tranche di chiarimenti sulle questioni più spinose contenute nel nuovo Regolamento.

Prima tra tutte, la disposizione relativa al rientro del conducente e all’organizzazione dell’attività. La Commissione ha precisato che il datore di lavoro è tenuto ad offrire al conducente la possibilità di tornare al suo luogo di residenza o alla sede operativa della società attraverso l’organizzazione del lavoro. Il luogo del riposo, secondo la Commissione, deve essere deciso dal conducente. Quel che rileva per l’azienda è dimostrare di aver organizzato il lavoro in modo tale che il conducente abbia la possibilità di ritornare nel luogo di residenza o presso la sede dell’azienda.

Altri chiarimenti su cui si è soffermato l’Esecutivo Ue riguardano il pagamento delle spese per il rientro del conducente, il divieto di svolgere il riposo settimanale regolare a bordo, i riposi settimanali ridotti, il superamento del periodo di guida in circostanze eccezionali, la multipresenza.

In particolare sulla questione del riposo in cabina, la Commissione ha finalmente chiarito che, ai fini del controllo su strada, i conducenti o l’impresa possono essere esposti a sanzioni per il mancato rispetto del divieto di fruire il regolare riposo settimanale (o il riposo di più di 45 ore prese a titolo di compensazione) nel veicolo solo quando sono sorpresi in flagrante a fruire detto periodo di riposo all’interno del veicolo.

I chiarimenti sono impostati sotto forma di domanda e risposta. La Commissione ha specificato che le domande e le risposte sono puramente illustrative e che è la Corte di Giustizia europea a essere competente per le interpretazioni del diritto.

ANAV, in seno al gruppo di lavoro IRU, ha partecipato attivamente all’elaborazione dei quesiti sottoposti alla Commissione, contribuendo all’elaborazione di una seconda tranche di questioni che sarà ufficializzata a breve.

Con apposita circolare, l’Associazione ha illustrato nel dettaglio le questioni affrontate dalla Commissione.

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