Turismo post COVID: più sicuro e sostenibile secondo le linee guida degli europarlamentari

Il turismo è uno dei settori più colpiti dalla pandemia. Impiega circa 27 milioni di persone e rappresenta circa il 10% del PIL dell’UE, ma al momento sono sei i milioni di posti di lavoro a rischio. L’Europa, la prima destinazione turistica mondiale, ha accolto il 66% in meno di turisti internazionali nella prima metà dell’anno e il 97% in meno nella seconda.

Con questi dati alla mano gli eurodeputati hanno approvato una nuova Strategia europea per rendere il turismo più sicuro e più sostenibile e favorirne la ripresa nel periodo post-pandemia.

Con l’estate alle porte, vogliamo evitare gli errori del passato e mettere in atto misure comunitarie coordinate e uniformi, come un protocollo di test prima della partenza, un certificato di vaccinazione e un sigillo sanitario, così da facilitare i viaggi, ma senza costi per i cittadini“, ha detto l‘autrice della relazione Claudia Monteiro de Aguiar.

Nella relazione si afferma che un sostegno finanziario continuo e a breve termine è essenziale per la sopravvivenza del settore e, pertanto, i paesi dell’UE vengono esortati affinché includano anche i viaggi e il turismo nei loro piani di ripresa COVID. Nella relazione viene proposta l’opzione di valutare l’introduzione di investimenti pubblici e privati per la digitalizzazione e la modernizzazione generale del settore e viene suggerita l’idea di ridurre temporaneamente le aliquote IVA sui servizi di viaggio e turismo.

Per ripristinare la libertà di movimento, nella relazione viene proposta anche l’introduzione di un certificato di vaccinazione comune, che potrebbe diventare un’alternativa ai test PCR e ai requisiti di quarantena; il tutto solo dopo l’accertata disponibilità dei vaccini per tutti i cittadini e la presenza di prove scientifiche sufficienti rispetto all’impossibilità per le persone vaccinate di trasmettere il virus. Secondo quanto affermato nella relazione, inoltre, la quarantena dovrebbe essere usata come ultima risorsa.

Tra le altre proposte  per rendere il turismo più sostenibile, gli europarlamentari propongono:

  • un sigillo di certificazione igienica dell’UE che certifichi gli standard minimi di prevenzione e controllo del virus COVID-19 (lo scopo è quello di aiutare a ripristinare la fiducia dei consumatori nel turismo e nei viaggi);
  • una nuova agenzia europea per il turismo.

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