Recovery: 147 miliardi per gli investimenti ma meno fondi all’impresa

Più investimenti e meno sussidi. Un numero inferiore di progetti, raccolti in 47 linee di intervento, ma più ambizione di imprimere una spinta importante alla crescita. È la nuova architettura del Recovery Plan.

Il piano elaborato dal Mef prevede investimenti per 147miliardi, ma meno fondi alle imprese. Agli impegni in conto capitale sarà destinato il 70% dei finanziamenti, i sussidi scendono a 45 miliardi. Dal nuovo programma si stima una spinta del 3% al Pil.

Il nuovo Piano promette un impatto maggiore sulla crescita, impatto che secondo il Mef potrebbe essere anche maggiore per i meccanismi con effetto leva sugli investimenti privati. La quota di incentivi e sussidi si riduce al 21%, mentre il resto si divide fra interventi per la formazione (4,3%) e un capitolo residuale con le iniziative estranee ai primi tre filoni.

Nel complesso, il 39% dei finanziamenti (81,9 miliardi) rientrerebbe nel filone della «transizione ecologica» e il 31,4% (66 miliardi) sarebbe collegato alla «transizione digitale», cioè i due motori principali che l’Unione europea si propone di attivare con il Next Generation Eu.


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