Pacchetto Mobilità UE: il Parlamento non trova la quadra.

In occasione della seduta della Commissione trasporti e turismo del Parlamento europeo del 10 gennaio scorso, sono state discusse e votate le proposte legislative contenute nel cd Pacchetto mobilità I e il contenuto dei compromessi alternativi presentati da vari gruppi di deputati in merito ai dossier relativi ai tempi di guida e al distacco dei conducenti. In materia di norme sociali, per le quali erano stati presentati sei blocchi di compromesso, la Commissione TRAN ha respinto tutti i compromessi, adottando solo la relazione sull’accesso alla professione. Il Pacchetto mobilità non sarà dunque più discusso nella seduta plenaria che era calendarizzata per questa settimana a Strasburgo.

Anav richiama l’attenzione europea sull’importanza di non interrompere il processo di revisione delle norme in materia di tempi di guida e di riposo e distacco dei conducenti. È necessaria maggiore flessibilità e attenzione per le esigenze e peculiarità del settore viaggiatori. Quattro sono ora i possibili scenari: i relatori possono decidere di mettere in stand-by i tre dossier, con la conseguenza che essi non saranno più discussi dall’attuale Parlamento prima delle prossime elezioni europee di maggio; i relatori possono decidere di portare direttamente i tre dossier in plenaria,  rischiando che siano tutti respinti; i relatori possono decidere di portare in plenaria solo l’accesso alla professione e il dossier sul cabotaggio e tenere in stand-by gli altri due. Questa opzione ignorerebbe però la natura strettamente interconnessa delle proposte legislative che sono sempre state presentate come un unico pacchetto; i relatori possono riaprire la discussione in Commissione TRAN.  Riguardo questi dossier, le sigle sindacali fanno pressing e proclamano un nuovo sciopero nazionale, oltre a quello del settore merci di ieri, per TPL e noleggio autobus per il prossimo 21 gennaio.


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