Autostradale e ATI Airpullman -Locatelli: “illecita” la scelta di Sacbo per gli stalli bus al Caravaggio Airport

Un atto che lede il diritto a operare e mina alla base gli interessi dei milioni di passeggeri che ogni anno transitano per l’aeroporto di Bergamo.

Le aziende Autostradale, Terravision e l’ATI (Associazione Temporanea di Imprese) composta da Airpullman e il Gruppo Locatelli, che attualmente erogano il servizio trasporto con autobus dall’aeroporto di Bergamo a Milano, hanno definito «illecita» la scelta della Società per l’aeroporto civile di Bergamo (Sacbo)  di non procedere all’affidamento degli stalli bus presenti al Caravaggio International Airport Bergamo ma di voler selezionare solo tre assegnatari degli stalli disponibili e delle relative biglietterie.

Una scelta che – secondo le società –  non ha una base giuridica, in quanto la Sacbo opera attraverso un contratto di concessione statale e non è titolata a decidere quali operatori di trasporto pubblico locale possano operare sull’aeroporto ed è in ampio contrasto con l’atto regolatorio n.56/2018 emanato dalla Autorità di regolazione dei trasporti. Inoltre, la selezione Sacbo non ha neppure una base tecnica, in quanto il capitolato prevede l’individuazione di sole tre aziende.

Questa scelta di affidare gli stalli in esclusiva disattende la storica consuetudine della rotazione degli stalli che, per esempio a Milano Centrale, ha consentito una sana concorrenza tra i vettori, a tutto vantaggio della clientela e della qualità erogata, ed è motivata solo da ragioni puramente speculative che non dovrebbe essere l’unico obiettivo di un gestore di una infrastruttura pubblica. Vantaggio per l’utenza che, nel caso dell’aeroporto Orio al Serio, potrebbe venire meno in quanto questa operazione comporterà un generale aumento dei costi.

La determina di Sacbo arriva inoltre in un momento in cui il trasporto con autobus vive un periodo di grande crisi.

«Gli scioperi delle linee aeree, le cancellazioni e i forti ritardi che hanno caratterizzano la cronaca di questi mesi – dichiarano le società – sono stati un grave danno e un ulteriore aggravio dei costi per le aziende di trasporto con autobus. Pur assicurando un servizio che copre praticamente le 24 ore, le aziende hanno subito contrazioni di traffico significative. Caso emblematico proprio quello di Orio al Serio che nei mesi scorsi ha visto il prolungarsi degli scioperi di Ryanair, vettore che rappresenta l’80% del traffico dell’aeroporto bergamasco. Tutto questo avviene dopo i due anni di emergenza pandemica che ha inferto un duro colpo al settore. In questa situazione le aziende del trasporto passeggeri con autobus hanno modificato il servizio e allungato i turni nell’ottica di offrire un servizio sempre di qualità. A questo si aggiunge il caro energia. L’aumento del gasolio è stato di oltre il 75% rispetto al 2019. All’aumento dei costi di gestione le tre aziende operanti a Orio al Serio hanno sempre garantito un servizio sicuro, sostenibile e soprattutto economico per l’utenza. Questo anche per una visione a lungo termine che con la decisione unilaterale di Sacbo viene a mancare. Ci auspichiamo un maggior coinvolgimento da parte di Sacbo così da affinare un coordinamento tra i vari vettori per assicurare sempre un servizio all’altezza delle aspettative del cliente».


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