Caro gasolio: Anav chiede interventi urgenti per TPL e trasporto commerciale

La crisi energetica che stiamo vivendo – di proporzioni notevoli e di non breve periodo, visto il difficile contesto politico internazionale e l’impossibilità per il settore di una transizione rapida e su larga scala verso alimentazioni alternative – rende ormai non più procrastinabili misure urgenti di contenimento del prezzo del gasolio in grado di garantire il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario dei contratti e la sostenibilità dei servizi di trasporto.

E’ in sintesi la richiesta contenuta nella nota odierna che Anav, unitamente alle altre associazioni del tpl, ha inviato ai Ministri Giovannini, Franco, al Presidente della Conferenza Stato Regioni Fedriga, al Presidente di Anci Decaro e al Capo di Gabinetto del Ministero dell’Interno Frattasi, per richiamare l’attenzione sull’esplosione dei costi di energia e carburanti che investono l’intero sistema produttivo e la continuità del servizio di trasporto di persone e di trasporto pubblico locale, in modo specifico.

Per il TPL l’incremento dei costi è stimabile in oltre 65 milioni di euro solo nel primo quadrimestre 2022: un incremento insostenibile che richiede di essere affrontato con interventi strutturali di finanza pubblica – sia dal lato degli scostamenti di bilancio che attraverso la riduzione della pressione fiscale – idonei a garantire il mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario dei contratti di TPL e la sostenibilità dei servizi.

Per il trasporto commerciale, considerato che attualmente oltre il 95% del parco veicolare è alimentato a gasolio e non è prospettabile nel breve periodo e su vasta scala una transizione energetica verso alimentazioni alternative, l’impennata del gasolio si traduce in maggiori oneri di produzione del servizio per circa 100 mln di euro su base annua.

Le Associazioni – si legge nella nota –  confidano in un’autorevole iniziativa affinché – già in sede di conversione del cd. “DL Energia”,  ovvero in un prossimo provvedimento – siano messe in campo per l’intero anno 2022, a favore di tutti i segmenti del trasporto di passeggeri con autobus, misure adeguate e proporzionate di sostegno alle imprese, anche nella forma di credito d’imposta, o di un fondo ad hoc presso il MIMS che compensi i maggiori costi sostenuti dalle imprese, commisurate ai consumi di gasolio e di metano.

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