Anav scrive a Draghi sul caro gasolio     

Nuovo intervento oggi di Anav per segnalare la necessità urgente di misure per il contenimento del prezzo dei carburanti nel settore del trasporto passeggeri con autobus.

In una nota indirizzata al Presidente Draghi, Anav riporta i dati allarmanti relativi alla crescita del prezzo del gasolio: nel solo bimestre gennaio-febbraio 2022, il prezzo industriale di questo carburante è aumentato di quasi il 53% rispetto al medesimo periodo dell’anno 2021 con un impatto sul settore rappresentato, in termini di maggiori costi di produzione, stimabile in circa 250 mln di euro su base annua.

Anav sottolinea come gli autobus con alimentazione a gasolio rappresentino la quasi totalità (oltre il 92%), dei circa 75mila mezzi che compongono il parco veicolare nazionale, che, solo nel segmento del TPL, registra una presenza apprezzabile (circa il 6%) di mezzi alimentati a metano.

Ferma restando la necessità di un quadro di maggiore flessibilità a livello europeo per la concessione di aiuti di Stato diretti a compensare i danni derivanti dall’impennata dei costi dell’energia, Anav chiede un intervento già in sede di conversione del cd. “DL Energia” diretto a prevedere il riconoscimento, a favore di tutti i comparti del trasporto di passeggeri con autobus, di adeguate misure di sostegno, anche sotto forma di crediti d’imposta, commisurate ai consumi di gasolio e di metano per autotrazione effettuati nell’anno 2022.

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