MOM: LA NUOVA ERA DEL TRASPORTO PUBBLICO LOCALE
|Essere più vicini alle persone, rispondere ai bisogni di mobilità del territorio e contribuire a migliorare la qualità della vita delle comunità in cui si opera.
Questi gli obiettivi dichiarati di Mobilità di Marca, che oggi, presso la Sala Consiliare della Provincia di Treviso, ha presentato una vera e propria rivoluzione delle modalità di utilizzo del trasporto pubblico, rendendolo più fruibile e a misura dei passeggeri.
“Oggi è un momento importante per MOM, la nostra azienda di trasporto pubblico provinciale che è un’eccellenza a livello veneto. – ha esordito Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso, ente di governo del TPL della Marca Trevigiana – Nonostante il difficile momento di pandemia, la MoM è stata in grado di chiudere il bilancio, produrre servizi di qualità e soprattutto guardare al futuro, continuano a investire, non solo a livello materiale ma anche di comunicazione, specie verso i giovani che rappresentano la maggior parte dell’utenza. Un modo per traghettare verso il digitale che, nel trasporto pubblico, significa efficienza per tutti, azienda e utenti”.
Ed in linea con le indicazioni dell’ente di governo, MOM ha introdotto l’innovativo sistema di acquisto digitale ABT (Accont Based Ticketing), piattaforma che, grazie ad una semplice registrazione digitale, consente ad ogni utente di creare un profilo personalizzato e su misura, accessibile con le stesse credenziali sia da sito che dalla App MOMUP.
“Abbiamo voluto attuare una nuova esperienza di acquisto che mette le persone al centro – ha sottolineato il dott. Giacomo Colladon, presidente di Mobilità di Marca – gli utenti potranno acquistare on-line biglietti e abbonamenti in formato digitale quando e dove vogliono, senza dover passare in un punto vendita e svincolandosi da qualsiasi tipo di supporto fisico, se non il proprio smartphone”.
Una modalità totalmente smart che consente di ridurre drasticamente costi ed impatto ambientale dei 2 milioni di biglietti “fisici” che MOM emette ogni anno. Ma cambiano anche le modalità di accesso al servizio di trasporto: ora sarà sufficiente esibire il titolo digitale conservato sul telefono al conducente o al controllore (i titoli attivi sono dinamici e non falsificabili). La convalida a bordo è quindi superata ed il controllo è immediato: il verificatore inquadra con il suo palmare il QRCode presente sul titolo digitale.
Notevoli i vantaggi per gli abbonati digitali che, oltre a risparmiare le spese di emissione della tessera fisica (12 euro) potranno veder premiata la propria fedeltà con cashback mensile e sconti immediati sugli abbonamenti, dimostrazione dell’attenzione che MOM ha nei confronti dei propri utenti.
Un impegno ribadito dallo stesso presidente Giacomo Colladon: “In questo periodo non semplice vogliamo essere vicini alle famiglie. Come avvenuto lo scorso anno, sconsigliamo ai nostri clienti studenti di acquistare l’abbonamento annuale, considerata l’incertezza della situazione sanitaria. Ribadiamo l’importanza di acquistare l’abbonamento mensile premiando però che sceglie la strada digitale: se una famiglia acquista 9 mensilità a partire da settembre, MOM regala tre mesi estivi a tutti gli studenti, quindi come se avessero acquistato un abbonamento annuale”.
Azioni che segnano la volontà di intraprendere un nuovo rapporto, più semplice e immediato, con i clienti: un cambiamento che MOM ha voluto fosse percepibile da tutti anche attraverso una nuova immagine. Per questo il nuovo logo presentato oggi, innovativo e semplice, sarà accompagnato da un diverso modo di comunicare. Per la nuova campagna abbonamenti 2021 – 2022 MOM ha infatti scelto di rivolgersi principalmente ai ragazzi fra i 13 e i 19 anni, che rappresentano il 75% dell’utenza.
“Abbiamo deciso di rivolgerci direttamente ai più giovani – ha spiegato Colladon – utilizzando il loro linguaggio e i loro riferimenti, come gli influencer, che saranno protagonisti della nuova campagna. L’obiettivo entro il 2022 è che tutti i nostri giovani clienti diventino smart e viaggino solo con il telefono. Parliamo a loro, e lo facciamo in modo incisivo e capillare, per convincere anche i genitori”.