Libertà di circolazione, la Commissione aggiorna le linee guida

Il mercato unico deve continuare ad esistere e a funzionare escludendo, pur con le necessarie restrizioni alla libera circolazione, chiusure unilaterali e generalizzate delle frontiere.

Con questo spirito di base la Commissione europea ha aggiornato le linee guida per le restrizioni alla libera circolazione proponendo due novità: le c.d. “Zone rosso scuro”, in cui il tasso di notifica a 14 giorni è superiore a 500 per 100.000 persone (l’Italia è in questa zona) e misure più stringenti per viaggiatori di ritorno da zone ad alto rischio. Per essi sarà previsto l’obbligo non solo di sottoporsi a test prima dell’arrivo, ma anche di sottoporsi ad un periodo di quarantena obbligatoria.

Per i lavoratori transfrontalieri, il criterio generale individuato per regolare gli spostamenti di queste figure professionali, tra cui i conducenti internazionali, è quello della proporzionalità. Chi ha necessità di attraversare i confini con frequenza per motivi di lavoro, non dovrebbe sottostare ai requisiti di quarantena. Inoltre, se la situazione epidemiologica tra il paese di partenza e quello di destinazione è simile, i lavoratori transfrontalieri potrebbero essere esenti anche dall’obbligo di test.

Per i conducenti professionali, viene inoltre introdotta, in linea di principio, la deroga dall’obbligo di quarantena  e dai test covid. Resta tuttavia la possibilità per gli Stati membri di richiedere a tali lavoratori di sottoporsi a test rapidi antigenici, a condizione che “ciò non comporti interruzioni del trasporto”, preservando in particolare il funzionamento del sistema delle “Green Lanes.


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