Crisi del turismo: in un video il grido di allarme di Federturismo e Anav

E’ un grido di dolore e un appello a fare presto quello che appare nel  video che le associazioni aderenti a Federturismo hanno voluto divulgare per porre l’attenzione su un settore allo stremo, con imprenditori che faticano a sopravvivere e a mantenere i milioni di donne e uomini che vi lavorano con immensa dedizione e che per rimettersi in piedi hanno immediato bisogno di veri aiuti e di una regolamentazione europea unica con una ripartenza che sia uguale per tutti.

Il video, che raccoglie in un’unica voce le testimonianze delle associazioni aderenti a Federturismo, fa appello alle forze politiche e al Governo per sensibilizzare sulla situazione ormai insostenibile a cui sono state condannate le imprese nei vari comparti del turismo.

La perdita per il settore dei bus turistici è stata rilevantissima” – ha dichiarato il Presidente Anav Vinella nel video – “con punte fino al 90%”. Delle 25 filiere rappresentate da Federturismo, molte sono state totalmente ignorate dai ristori, mentre altre li hanno ricevuti ma in maniera inadeguata rispetto alla gravità della situazione in quanto calcolati in modo errato e versati in ritardo.

Con tempi e modalità diverse nel corso di questi lunghi e difficili mesi, tutte le filiere dell’industria turistica” – ha evidenziato la Presidente di Federturismo Confindustria Marina Lallisono state chiuse o limitate nello svolgimento delle proprie attività, entrando in una fase di lockdown sostanziale che di fatto non si è mai interrotta. Con la conseguenza che il 2020 per la maggior parte degli imprenditori del settore, a seguito delle forti restrizioni imposte e dei ristori insufficienti, si è chiuso con una perdita di fatturato che va ben oltre l’80%”.

Un grido di allarme che già Federturismo, Anav  e le altre associazioni avevano lanciato nel dicembre scorso con una lettera aperta al Presidente Mattarella in cui era stato rivolto l’invito a considerare il turismo come la prima industria del Paese, uno straordinario attivatore di ricchezza per filiere e territori che non può rimanere escluso dalle priorità dell’Italia.

Se vogliamo continuare a mantenere il nostro paese ai vertici delle classifiche delle nazioni più visitate al mondo, non abbiamo più tempo da perdere, è giunto il momento di cambiare passo e  aprire subito un tavolo di confronto con i settori produttivi sui progetti italiani del PNRR” – questo  il nuovo e pressante invito  rivolto ora dal comparto.

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