“Il cambiamento e la transizione”. Il nuovo editoriale del Presidente ANAV Giuseppe Vinella

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Lo stanziamento nell’ambito del Piano Strategico Nazionale di Mobilità Sostenibile (PSNMS) di 3.700 milioni di euro spendibili in quindici anni rappresenta una chiara presa d’atto da parte del Governo della necessità, non più procrastinabile, di affrontare il tema del rinnovo dei parchi autobus delle aziende di trasporto pubblico locale. Una consapevolezza che nasce dal confronto con l’Europa, dove l’anzianità media dei parchi è nettamente inferiore a quella nostro Paese, e da una crescente sensibilità delle Istituzioni nazionali e comunitarie verso le tematiche dell’ambiente, della sostenibilità dei trasporti e, in generale, della transizione verso le ‘energie pulite’.

Questo spiegherebbe, da un lato, la scelta di destinare la maggior parte delle risorse stanziate dal PSNMS agli investimenti nella mobilità elettrica, e dall’altro, la recente decisione del Governo di penalizzare la circolazione degli autobus del TPL, alimentati a gasolio e con caratteristiche ambientali Euro III e IV, prevedendo l’eliminazione del rimborso delle accise. Un taglio che colpisce oltre 15mila autobus (quasi il 36% dell’intero parco nazionale) e che, a regime, comporta perdite per il settore per oltre 60 milioni di euro l’anno.

Siamo consapevoli dell’importanza della lotta ai cambiamenti climatici e della rilevanza del contributo che può derivare dall’intero sistema dei trasporti, ma la transizione verso la mobilità elettrica non è un processo semplice e immediato, atteso che per la diffusione generalizzata di veicoli elettrici realmente alimentati da fonti rinnovabili occorre ancora superare vincoli di carattere economico e tecnologico  e tener conto dei necessari tempi di riconversione dell’assetto produttivo e di adeguamento da parte delle imprese.

In quest’ottica il taglio del rimborso accise sul gasolio per i veicoli Euro III, che nel momento in cui scriviamo sembra si sia riusciti a far slittare da marzo a ottobre 2020, ed Euro IV a partire dal 2021 dovrebbe essere, quindi, ulteriormente differito ed allineato, nei tempi, all’implementazione ancora in itinere del PSNMS. Allo stesso tempo, una quota maggiore delle risorse messe in campo con il Piano dovrebbe essere destinata al rinnovo dei parchi con autobus di ultima generazione ad alimentazione tradizionale: non può sottacersi, infatti, che le ultime innovazioni tecnologiche hanno determinato un notevole abbattimento delle emissioni inquinanti, al punto che per gli autobus Euro VI le emissioni di taluni inquinanti (NOx) risultano in termini assoluti addirittura inferiori rispetto a quelle di un’autovettura.

Come Associazione siamo aperti al cambiamento e desiderosi di accompagnare le nostre imprese in questo processo, come testimoniano anche le numerose iniziative pubbliche di cui, su questo tema, ci siamo resi promotori. Alle Istituzioni chiediamo, tuttavia, maggiore realismo ed uno sguardo più ampio su vincoli e potenzialità di tutte le diverse fonti di alimentazione energetica a servizio dei trasporti.

 


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