Fondi Tpl 2019: in attesa di nuove misure dopo il reintegro 

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Dopo molte promesse e rassicurazioni, con la presentazione in Parlamento del disegno di legge per l’assestamento del bilancio 2019, il Governo uscente  ha formalizzato il reintegro delle risorse statali destinate al finanziamento della spesa corrente del TPL di competenza 2019 attraverso una rimodulazione degli accantonamenti operati con la legge di bilancio 2019 e che avevano determinato l’indisponibilità di 300 milioni di euro a valere sulla dotazione del Fondo nazionale trasporti 2019.

Su tale questione, come abbiamo dato conto in più occasioni anche sulle pagine di Bus Magazine, l’ANAV ha sin da principio condotto una ferma e continua azione di sensibilizzazione politica nei confronti delle Istituzioni competenti contribuendo alla soluzione favorevole su cui il Governo composto da M5S e Lega ed il Ministro Tria in prima persona si erano impegnati. Poco prima della sospensione dei lavori per la pausa estiva, sospensione durata meno del previsto per l’insorgere inaspettato della crisi di Governo a cavallo di ferragosto, la Camera dei Deputati aveva fatto in tempo ad approvare in prima lettura il Ddl di assestamento e con esso il reintegro delle risorse destinate al finanziamento dei servizi di TPL.

Nel testo del provvedimento approvato a Montecitorio si chiarisce, infatti, che le riduzioni disposte in relazione agli accantonamenti operati con la legge di bilancio 2019 sono “in parte rimodulate con il presente provvedimento di assestamento per gli stanziamenti del Fondo per le politiche sociali (40 milioni), diritto allo studio (30 milioni), funzionamento università (40 milioni) e alta tecnologia (50 milioni) e, per 300 milioni, per il finanziamento del trasporto pubblico locale”.

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