Impresa e investimenti: il fisco aiuta la formazione 4.0

(L’articolo integrale è disponibile su Bus Magazine 2/2019)

E’ stato prorogato al 2019 il bonus fiscale previsto per le imprese che investono in attività di formazione destinate all’acquisizione delle conoscenze in ambito tecnologico.

Anche per quest’anno, quindi, il fisco premia gli investimenti nella formazione 4.0 di dipendenti e apprendisti, grazie alla proroga al 2019 del credito d’imposta per le spese di acquisizione e consolidamento di competenze nel settore delle tecnologie rilevanti ai fini della trasformazione tecnologica e digitale delle imprese in chiave “Impresa 4.0”.
Rispetto al 2018 l’intensità del bonus è stata, tuttavia, rimodulata in relazione alla dimensione aziendale (la norma rinvia al regolamento comunitario n. 651/2014) e così, mentre le piccole imprese possono ricevere a copertura delle spese sostenute un credito d’imposta pari al 50% delle spese, la percentuale scende al 40% per le medie imprese e al 30% per le grandi imprese. Inoltre, mentre per le PMI il limite massimo del beneficio è 300mila euro, per le grandi imprese è previsto un limite ridotto di 200mila euro.

Il bonus fiscale compete per le attività di formazione destinate all’acquisizione/consolidamento delle conoscenze relative alle tecnologie previste dal Piano nazionale Industria 4.0 applicate in tre specifici ambiti: vendita e marketing, informatica, tecniche e tecnologie di produzione.
Le spese ammesse sono quelle sostenute per formatori esterni qualificati e per il personale dipendente sia discente che docente/tutor. In quest’ultimo caso, le spese vanno calcolato sulla base del ‘costo aziendale’ del lavoratore riferito alle ore/giornate di formazione.


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