Barreca (Federturismo): “E’ la peggiore crisi della storia, ma ci riprenderemo”
“Il settore del turismo è sempre stato quello più resiliente e si risolleverà anche stavolta”. Antonio Barreca, direttore generale di Ferderturismo Confindustria – in un’intervista a Eunews – si dice consapevole delle gravi difficoltà che la pandemia ha generato nel settore, ma confida nella ripresa.
Il quadro purtroppo, non è dei migliori: all’inizio della crisi, le perdite complessive si stimavano attorno ai 30 miliardi di euro, ma adesso si teme possano arrivare anche al doppio, a 60 miliardi di euro. L’auspicio è che le stime restino tali e non si traducano in pratica.
Il direttore generale della Federazione nazionale dell’Industria dei viaggi e del Turismo, ha spiegato che per la prossima estate l’Italia non potrà contare sul turismo internazionale, che vale il 51% delle presenze in alberghi e strutture ricettive. Rimane il 49% di turismo nazionale, che però dovrà affrontare diversi problemi come l’assenza di ferie di molti lavoratori e la mancanza di capacità di spesa di molti italiani. Se a questo si aggiunge che le imprese del settore che dovessero riaprire “lavoreranno al 30-35% della loro capacità per garantire il distanziamento sociale”, si comprende il danno.
Federturismo annovera 20 diverse filiere tra servizi di trasporto, portualità, stabilimenti balneari, ricettività, svago: “Una delle prime industrie colpite dall’attuale pandemia di coronavirus è stata l’industria del turismo. Restrizioni di viaggio e cancellazioni diffuse hanno portato a un arresto quasi completo nel turismo internazionale e nazionale”.
Barreca ha sottolineato quello che è forse l’aspetto più caratteristico del comparto turistico, la stagionalità: “Il problema maggiore è proprio per gli stagionali. Parliamo di gente che chiude a settembre, per riprendere le attività a giugno dell’anno successivo. Fermare a settembre 2019 per riaprire a giugno 2021 vuol dire non riaprire più, perché comunque ci sono dei costi di manutenzione, pulizia e voci di spesa non più sostenute da entrate”.
Ecco quindi che la tempestività delle misure del governo diventa fondamentale perché se il via libera all’apertura della stagione delle vacanze dovesse arrivare solo il 31 maggio, sarebbe troppo tardi.
Secondo Barreca il Covid-19 cambierà il modo di fare le vacanze, con un ritorno al passato con spostamenti solo in macchina e vacanze vicino casa, all’interno della stessa regione.
“Non sappiamo come si vivranno a livello psicologico – ha concluso Barreca -. È la peggiore crisi della storia per il turismo. È un disastro, ma ci riprenderemo anche stavolta”.
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