Carenza autisti, Biscotti: “Necessari incentivi da Governo e Parlamento per arginare il problema”

Per il Tpl il problema dell’emorragia di autisti c’è dappertutto, su tutti i tipi di servizi e con tutti i tipi di stipendio, per cui abbiamo sollecitato il Parlamento a incentivare l’acquisizione delle patenti, ma bisogna andare oltre, coinvolgendo anche il ministero dell’Istruzione“.

E’ l’appello lanciato ieri dal Presidente di Anav Nicola Biscotti in occasione della presentazione dei risultati del primo anno di gestione del Tpl in Toscana da parte di Autolinee Toscane.

Non è una questione di stipendio basso, è una questione di migrazione. Poi c’è un problema sociale, venti anni fa per molti giovani fare l’autista era un punto d’arrivo, era una professione che distingueva. Oggi probabilmente non è più al centro dell’attenzione perché la guida dell’autobus è un lavoro delicato. I giovani hanno altre alternative“.  Per Biscotti incentivare l’acquisizione delle patenti e il coinvolgimento dei giovani diventa, in questo senso, uno dei possibili strumenti da implementare. Ma altrettanto rilevanti sono gli impegni a lungo termine delle aziende. In tal senso, Biscotti sottolinea l’impegno di Autolinee e della sua proprietà sia sul fronte del personale che del rinnovo del parco mezzi: “Gli investimenti sono il sintomo della convinzione dell’imprenditore: se non è convinto, non fa investimenti. Qui, invece, ci sono 240 milioni di investimenti, l’attenzione è massima“.


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