Condizioni e proposte per la ripresa del TPL: il Position Paper di Assolombarda
|E’ il quadro di un settore in cui la perdita di domanda e di ricavi determinata dalla pandemia è lungi dall’essere assorbita mentre i costi di gestione sono aumentati in modo esponenziale con la crisi energetica e la spirale inflazionistica in atto quello che emerge dal Position Paper elaborato da Assolombarda su “Le condizioni e le proposte per la ripresa del TPL”, presentato in ambito NME, nel quale si analizzano il ruolo ed i trend futuri del Trasporto Pubblico Locale nel post-pandemia e si propongono azioni concrete, e condivise con i principali stakeholders, per rendere il TPL efficiente, sostenibile e accessibile, in grado di rispondere all’evoluzione delle esigenze di mobilità.
Il Position Paper evidenzia la necessità di una concreta attuazione della norma adottata lo scorso marzo che consente agli enti affidanti di prorogare sino al 31 dicembre 2026 i contratti di servizio di TPL in essere prossimi a scadenza a condizione che i gestori si vincolino ad effettuare investimenti significativi orientati alla sostenibilità ambientale e al miglioramento dei servizi.
“Una norma – ha evidenziato il Vice Presidente del Gruppo Trasporti, Logistica e Infrastrutture di Assolombarda, nonché membro dell’Advisory Board di Anav, Alberto Cazzani , –che può favorire una più efficace e ampia realizzazione degli investimenti, che concede un periodo di tempo più esteso ai gestori per assorbire lo squilibrio economico-finanziario determinato dalla pandemia da Covid-19 e dalla crisi energetica in atto, con effetti positivi anche ai fini di una reale ed equa contendibilità del mercato. Le piccole e medie imprese locali radicate sul territorio, oggi fortemente indebolite dalle conseguenze rilevantissime della pandemia e della crisi energetica, non potrebbero, infatti, competere in posizione di parità alle gare prima di un periodo congruo che consenta di riassorbire, almeno in parte, gli squilibri prodotti.”