Assemblea Federtrasporto:“Per una mobilità sostenibile servono visione integrata, fondi strutturali e scelte coraggiose”
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Superare una visione frammentata del sistema dei trasporti e costruire un modello integrato di mobilità delle persone: è questa la sfida prioritaria indicata da Federtrasporto nel documento strategico presentato oggi in occasione dell’Assemblea pubblica 2025, tenutasi a Roma nella sala Pininfarina in Comfindustria.
Un messaggio forte e chiaro: le risorse del Pnrr sono state cruciali, ma non bastano. Con la scadenza del Piano entro un anno, è urgente definire un nuovo programma di lungo periodo, con risorse aggiuntive e stabili.
Il rapporto, intitolato “Priorità strategiche per i sistemi di mobilità delle persone e delle merci”, si concentra su cinque leve fondamentali per costruire un sistema efficiente, moderno e sostenibile:
•sviluppo delle infrastrutture del trasporto collettivo;
•sostegno alla transizione ecologica;
•accelerazione sulla digitalizzazione dei servizi;
•investimenti in formazione e competenze professionali;
•ammodernamento dei collegamenti e dell’intermodalità.
Il documento evidenzia alcune azioni urgenti per rilanciare il trasporto pubblico locale:
•Rinnovo del parco mezzi: oggi l’età media è di 10,5 anni (9,5 urbana, 11,3 extraurbana), contro i 7-8 anni europei. Il 50% degli autobus è ancora Euro V o inferiore, e solo l’1,4% è a zero emissioni.
•Finanziamenti post-Pnrr: per mantenere l’età media sotto i 10 anni servono almeno 500 milioni di euro l’anno, oltre la scadenza dei fondi straordinari.
•Colmare il gap del Fondo Nazionale TPL, stimato in 800 milioni di euro annui per coprire i fabbisogni standard.
Oltre ai mezzi, è fondamentale investire su autostazioni, nodi di interscambio e infrastrutture di supporto, spesso dimenticati ma decisivi per l’efficienza e l’attrattività del trasporto pubblico.
Federtrasporto richiama anche l’attenzione sulla necessità di:
•includere i trasporti nei Piani nazionali energia e clima,
•finanziare la decarbonizzazione dei settori a più alto impatto (mezzi pesanti, aerei, marittimi),
•promuovere innovazione, sostenibilità e intermodalità,
•e soprattutto investire in competenze digitali e green, oggi sempre più determinanti.
“I cambiamenti richiesti dall’Europa sono profondi e richiedono risorse pubbliche senza precedenti” – ha concluso Paolo Colombo, presidente Federtrasporto. “Senza un nuovo piano europeo ambizioso, solo i Paesi con meno debito riusciranno a centrare gli obiettivi.”