Transizione energetica nel TPL, opportunità e criticità: Anav presenta i risultati dello studio del Politecnico
|Una transizione più graduale verso le alimentazioni alternative nel rinnovo del parco autobus di TPL consentirebbe l’acquisizione di un numero maggiore di veicoli con effetti positivi sull’età media del parco stesso, che ad oggi si caratterizza per valori molto elevati, circa 9,5 anni per quello urbano e 11,3 per quello extraurbano.
E’ la conclusione dello studio su “Analisi delle opportunità e delle criticità per la transizione energetica nel TPL in Italia” presentato oggi dal prof. Pierluigi Coppola del Politecnico di Milano che avvalora quanto sostenuto dall’Associazione circa l’opportunità di un passaggio graduale dalle vecchie alle nuove alimentazioni.
Lo studio ha messo in evidenza come un allentamento dei vincoli del Piano Strategico Nazionale della Mobilità Sostenibile, che attualmente non prevede l’acquisizione di autobus a gasolio, abbia effetti positivi sull’età media del parco e sulle emissioni inquinanti, senza avere effetti significativi su quelle climalteranti.
Una transizione più graduale permette peraltro di affrontare meglio le criticità che il passaggio ad alimentazioni alternative oggi comporta, quali ad esempio: carenza di infrastrutture di ricarica e rifornimento, scarsa offerta nel mercato dei veicoli soprattutto per gli autobus extraurbani, incertezza del prezzo dell’energia.
Lo studio ha inoltre simulato come un incremento delle risorse, almeno pari a 500 milioni annui, sia necessario per mantenere l’età media del parco al di sotto dei 10 anni nel lungo periodo valore comunque ancora lontano da quello europeo (7,5 anni).
E dall’età del parco dipende fortemente l’attrattività del servizio e dunque l’attuazione dello shift modale, con una sensibile riduzione dell’utilizzo dell’auto privata, vera leva di aumento della sostenibilità nel settore dei trasporti.
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