XVIII Convegno nazionale Asstra. Biscotti: “Occorre visione industriale su risorse, investimenti e lavoro”

Intervento odierno del presidente Anav Nicola Biscotti al XVIII Convegno nazionale di Asstra dedicato alla tematica della innovazione nei settori della mobilità collettiva e del trasporto pubblico locale, dalle possibilità offerte dalla digitalizzazione e dalla implementazione dell’intelligenza artificiale alla transizione energetica ed alle sfide della sostenibilità ambientale.

Il Presidente Biscotti ha messo l’accento sulla necessità di una politica industriale da mettere in atto nel breve periodo e da programmare nel medio-lungo termine, soffermandosi sulle criticità che ostacolano un percorso virtuoso di crescita industriale e di sviluppo quantitativo e qualitativo del TPL e della mobilità collettiva come leva fondamentale di sostenibilità e di sviluppo sociale ed economico del Paese.

Il nodo delle risorse innanzitutto” – ha detto Biscotti – che sono insufficienti e per di più incerte nella loro distribuzione tra i territori, con le incognite degli impatti sul Fondo nazionale TPL dei nuovi criteri di riparto e dei possibili effetti dell’autonomia differenziata”.

Senza considerare i maggiori costi di esercizio connessi alla transizione energetica verso le alimentazioni alternative” – ha ribadito Biscotti –  il Fondo TPL dovrebbe essere incrementato di almeno 700 milioni di euro annui per garantire un livello minimo di equilibrio economico del settore”.

Ma servono risorse adeguate anche per finanziare l’incremento dell’offerta resa possibile dalle nuove infrastrutture realizzate con gli investimenti del PNRR e non solo, così come occorrono risorse per rendere più appetibile, soprattutto per i giovani e per le nuove professionalità, lavorare nel settore del TPL nel quale si registra invece un forte gap tra domanda e offerta di impiego.

Il Presidente Biscotti ha inoltre evidenziato come occorra meglio coniugare in maniera più equilibrata sostenibilità energetica ed ecologica con sostenibilità economica e industriale. “Per questo – ha concluso – è necessario un approccio tecnologicamente neutro che guardi anche agli importanti sviluppi dei biocarburanti”.


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