Evento ACI Milano: focus sulla competitività nel tpl

E’ andato oggi in scena a Milano il convegno organizzato dall’ACI sul tema: “Obiettivo: un trasporto pubblico competitivo. Le gare posso dare una mano a migliorare la qualità del servizio”.

Un appuntamento che ha messo sotto la lente il trasporto pubblico locale lombardo e, nel particolare, le regole che sottendono la messa a gare del servizio, nonché il contributo che può derivare da un sistema basato sulla concorrenza per incrementare efficienza ed economicità dei servizi.

All’evento hanno preso parte, tra gli altri,  Massimo Locatelli, presidente Anav Lombardia e vice Presidente Anav nazionale e Paolo Rodighiero, Consulente AD Autolinee Toscane, già Direttore esercizio e Membro Team Gara Autolinee Toscane e componente dell’Advisory Board dell’Anav nazionale.

«Essendo un’associazione in seno a Confindustria, ANAV ha le gare nel proprio Dna – ha dichiarato Massimo LocatelliLe gare però devono essere contendibili e tutti i soggetti devono essere messi sullo stesso piano. L’Autorità di Regolazione dei Trasporti ha già indicato il perimetro in cui lavorare, ma le indicazioni tratteggiate qualche anno fa da Regione Lombardia sono ormai fuori dal tempo. Il tema vero sono le risorse: l’aumento del 10 per cento della quota modale e la transizione energetica sono temi che devono essere finanziati. Oggi non ci sono le condizioni per aprire una stagione serie di gare di servizio».

«La questione delle gare è sempre oggetto di timori, perplessità e spesso il tema sconta inesperienza o incomprensione», ha dichiarato Paolo Rodighiero. «Comprendo che rimangono da parte del decisore pubblico timori su questo tema e sull’apertura al mercato, ma le gare consentono di acquisire nuove conoscenze, competenze e know-how. Per cambiare infatti serve progettazione e investimenti. Infatti, la scelta della transizione ecologica oggi non è più rimandabile e questa obbliga il pubblico a finanziare di più il servizio nella sua totalità con l’obiettivo di implementare le linee, aumentare la capillarità e frequenza del servizio, per dare una alternativa valida al mezzo privato così da far abbandonare l’auto verso il trasporto pubblico. Ricordo che fatto cento l’inquinamento da energie non rinnovabili, la percentuale del Tpl, ci dice il politecnico di Torino, è pari allo 0.7%. Più persone sui bus, meno auto, questa è la soluzione immediata, cui aggiungere gli autobus elettrici e/o idrogeno, percorso obbligato ma oneroso e con tempi lunghi».

 


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