TPL, divieto circolazione Euro 2, Biscotti: “Indispensabile una deroga urgente per garantire i servizi”

Il TPL con autobus ha un’impronta ambientale sostanzialmente irrilevante mentre è in grado di ridurre dell’1,7% le emissioni complessive di CO2 attraverso lo shift modale dalla motorizzazione privata. Il divieto di circolazione dei bus Euro 2 non ha quindi senso dal punto di vista ambientale”.

Sono le parole di Nicola Biscotti nel comunicato stampa diffuso oggi congiuntamente con Asstra.

In Italia – si legge nel comunicato –  oltre 1.500 autobus a gasolio o benzina, classificati come Euro 2 per le loro caratteristiche antinquinamento, sono attualmente impiegati quotidianamente nei servizi di TPL.

Con il blocco di questi mezzi a partire dal 1° gennaio 2024, si prevede una diminuzione di circa 70 milioni di chilometri all’anno, corrispondente al 4,5% dell’offerta complessiva annua di trasporto pubblico, con alcune Regioni che potrebbero subire riduzioni fino al 10% a causa della percentuale più alta di autobus Euro 2 in circolazione

Anav chiede di intervenire in continuità con quanto fatto con la recente conversione in legge del D.L. 132/2023 – Proroghe fiscali che ha introdotto una deroga al divieto di circolazione previsto per gli autobus di classe Euro 3 individuati dalle Regioni e dalle Province autonome come necessari a consentire la continuità e la regolarità dei servizi resi alla collettività.

Di seguito il comunicato stampa odierno https://drive.google.com/file/d/1t0lyQ4PUkr0nIOykmI8F2wqFtghNxyhz/view?usp=sharing

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