Transizione ecologica nel TPL, Maurodinoia: “La transizione è un impegno prioritario ma ci sono criticità da superare”

Le politiche nazionali e regionali in materia di transizione energetica sono state al centro della tavola rotonda che ha fatto seguito alla presentazione dello studio su “Transizione energetica e neutralità tecnologica nel TPL” presentato in occasione del convegno Anav del 22 giugno scorso. Criticità e limiti del contesto in cui attuare la transizione energetica sono state dibattute dai numerosi oratori intervenuti.

L’Assessore regionale ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile della puglia, Anita Maurodinoia, ha evidenziato l’impegno della Regione Puglia negli investimenti per il rinnovo del parco mezzi circolante urbano ed extraurbano.

Se guardiamo ai dati  – ha detto l’Assessore – scopriamo che il segmento autobus circolante in Italia contribuisce solo per lo 0,7% delle emissioni totali di gas climalteranti, mentre sono i mezzi privati quelli che davvero inquinano. Ecco perché dobbiamo cogliere le indicazioni contenute nel PNRR di riduzione della quota di traffico privato del 10% a favore del trasporto pubblico, il cosiddetto shift modale dalla mobilità privata verso il trasporto collettivo. Questo vuol dire che, oltre all’impegno di rinnovare il parco autobus circolante urbano ed extraurbano, bisogna rendere il servizio pubblico sempre più allettante per l’utenza, attraverso soluzioni smart (ad es. biglietti e abbonamenti integrati su piattaforme e app dedicate) e favorendo l’intermodalità soprattutto nell’ultimo miglio con mezzi di mobilità lenta (bici, monopattini, piccole macchine elettriche).”

L’Assessore ha tuttavia evidenziato la criticità connessa al superamento dei vincoli tecnologici e infrastrutturali che non rendono ancora molto conveniente l’uso di alimentazioni alternative da parte delle aziende di trasporto pubblico, le quali non possono e non devono caricare sui titoli di viaggio i costi maggiori che sostengono. “Per il metano – ha precisato –  non c’è ancora una rete capillare di distributori ai quali le aziende sparse sul territorio possono rifornirsi. Per l’elettrico i costi di ricarica sono aumentati a causa della situazione internazionale. E accenno solo all’idrogeno, una soluzione allettante ma che richiederà sforzi e investimenti notevoli sia nella ricerca tecnologica che nella infrastrutturazione

Sono criticità che vanno analizzate e affrontate tutti insieme – ha concluso l’assessore Maurodinoia -. Nel frattempo la nostra Regione proseguirà il suo impegno verso strategie di crescita del territorio ecocompatibili ed ecosostenibili, sostenendo azioni volte a ridurre le emissioni di carbonio nei trasporti, ad aumentare gli standard energetici e ambientali della mobilità, in particolare quella urbana, e a promuovere diverse forme di intermodalità che possano incentivare il trasporto pubblico collettivo a discapito di quello privato individuale.”

 

 

 


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