”Transizione energetica e neutralità tecnologica nel tpl”: Anav presenta i risultati dello studio di Rina Consulting

L’impronta climatica del trasporto con autobus è già oggi estremamente contenuta rispetto al totale: il 3% del trasporto su strada nel suo complesso e solo lo 0,7% rispetto al totale delle emissioni climalteranti. Lo sviluppo del sistema di offerta del TPL in termini quantitativi e qualitativi, anche sotto il profilo ambientale, può costituire uno degli elementi delle politiche volte ad abbattere le emissioni del trasporto passeggeri su strada traguardando l’obiettivo di shift modale dal trasporto privato e raggiungendo il target PNRR del 10% si ottiene la riduzione del 9 % rispetto alle emissioni del trasporto stradale passeggeri e dell’1,7% rispetto alle emissioni totali in Italia.

E’ quanto emerge in sintesi dallo studio presento oggi, in occasione del convegno organizzato da Anav con oltre 200 patecipanti,  dall’ing. Sara Fozza di Rina Consulting sulla “Transizione energetica e neutralità tecnologica nel TPL”, che  sintetizza le condizioni tecniche e normative che rendono necessaria una transizione energetica graduale per raggiungere i target di decarbonizzazione prefissati.

Lo studio evidenzia  criticità e limiti del contesto in cui attuare la transizione, analizzando la disponibilità di veicoli sul mercato, i maggiori costi di esercizio, la necessità di tener conto di nuovi aspetti progettuali e organizzativi per le nuove flotte, nonché di una specifica formazione per gli operatori e quindi uno sforzo organizzativo per la transizione energetica difficilmente quantificabile dal punto di vista economico ma certamente impegnativo per le aziende.

Ne deriva che un approccio graduale alla transizione energetica – portata avanti con tecnologie tradizionali eventualmente anche supportate da combustibili a basso impatto carbonico – può dunque essere una soluzione per aumentare la qualità del servizio e la sua attrattività, indispensabili per stimolare lo shift modale dalla mobilità motorizzata privata verso la mobilità pubblica, rispettando al contempo le esigenze di adeguamento degli operatori, delle tecnologie e del settore.

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