Impatti del caro energia sull’autotrasporto passeggeri: l’allarme della Sezione Anav Piemonte-Valle d’Aosta

Un nuovo allarme sulla grave crisi che sta affrontando il settore dell’autotrasporto viaggiatori in conseguenza dell’aumento del costo dei carburanti e della spirale inflazionistica innescata dal caro-energia è stato lanciato oggi congiuntamente dalla Sezione Anav Piemonte-Valle d’Aosta, Agens e Confservizi.

Nel 2022 – evidenziano le Associazioni nel comunicato stampa odierno- l’impennata del costo del gasolio, del metano da autotrazione e dell’energia elettrica sta producendo effetti deflagranti sui bilanci delle aziende. Dai dati ufficiali provenienti dal Ministero dello Sviluppo Economico emerge che, nonostante il taglio di 25 centesimi dell’accisa varato dal Governo a marzo scorso, il prezzo del gasolio, al netto dell’IVA, è aumentato nei primi otto mesi dell’anno di quasi il 25% rispetto al 2019. Questo trend di aumenti, nonostante un eventuale rinnovo del taglio delle accise, rende di fatto insostenibile l’equilibrio economico e finanziario delle imprese e la tenuta dei contratti di servizio.

L’ISTAT ha comunicato che ad agosto l’inflazione di fondo, quella al netto di prodotti energetici ed alimentari, ha toccato +4,4% rispetto al 2021. Rispetto al 2019 l’incremento è pertanto di oltre il 5%.

Alle attuali difficoltà del quadro economico complessivo si aggiungono una serie di vincoli e criticità specifiche del trasporto pubblico locale; le nostre imprese non possono compensare a valle i maggiori costi agendo sul prezzo dei titoli di viaggio e l’impossibilità di riequilibrare questa dinamica perversa si accompagna alla ormai strutturale contrazione dell’utenza rispetto ai livelli pre-Covid.

Questo difficile scenario economico finanziario coincide con il particolare momento storico di cui le scelte istituzionali dovranno tenere conto.

Alla luce di queste forti emergenze gli operatori hanno rappresentato alle Autorità Regionali l’urgenza di misure specifiche a sostegno del comparto, in assenza delle quali si mette a rischio la sopravvivenza delle aziende dell’autotrasporto passeggeri, rendendo inevitabili sia gravi ripercussioni sui servizi di TPL che l’utilizzo degli ammortizzatori sociali.

In questo quadro le Associazioni ribadiscono l’estrema difficoltà che il settore sta attraversando ed evidenziano anche la dinamica crescente dei costi di gestione degli autobus elettrici e a metano, mezzi su cui poggiano le politiche europee e nazionali di investimento per la transizione energetica.

Le Associazioni chiedono dunque un confronto urgente con i Vertici e gli Assessorati competenti della Regione per valutare le azioni e le misure da adottare.

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