Nicola Biscotti su “Avvenire”: “Il trasporto persone a rischio crisi, servono risorse”

Il settore del trasporto passeggeri – già drammaticamente provato dal periodo pandemico – è finito nella morsa dei rincari energetici, impensabili fino allo scorso marzo, proprio nel momento dell’atteso rilancio.

Viviamo il momento nel pieno della sua drammaticità. A poco sono servite le risorse del secondo decreto aiuti (40 milioni per il TPL e 15 milioni per il turismo) anche se hanno rappresentato comunque un primo segnale positivo in un contesto però dove quest’anno l’aumento dei costi sarà di oltre 280 milioni”.

E’ l’allarme lanciato da Nicola Biscotti, intervistato oggi sul quotidiano “Avvenire”, con cui il Presidente di Anav sottolinea anche come il prossimo addio al metano, in questo contesto, sia ancora più temibile, perché “i motori diesel Euro 6 hanno ancora una grande validità” per quel che concerne i bus da turismo e sull’interurbano. Sull’urbano – precisa Biscotti – è una scelta radicata, logica ed attuabile quella dell’elettrico. Per l’extraurbano c’è una questione di durata delle batterie. “E’ chiaro che dobbiamo puntare al verde – rimarca Biscotti – ma serve l’aiuto del Governo per sistemare le situazioni pregresse e affrontare il tema relativo ai mancati ricavi, tema ancora attuale, per poi affrontare l’aumento del costo del gasolio odierno anche perché, nel comparto trasporti, l’inflazione è molto più alta che in altri settori”.

Qui l’intervista al Presidente Biscotti.

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