Linee guida Tpl, utilizzo autovetture per i servizi di linea: ANAV chiede il pieno coinvolgimento dei gestori TPL.
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L’ANAV ha rinnovato la richiesta di incontro urgente al Ministero dei Trasporti e alle altre Istituzioni interessate al fine di individuare soluzioni condivise e sostenibili per il sistema industriale del trasporto pubblico locale circa le modalità di impiego di autovetture uso terzi nei servizi di linea nonché in ordine alle modalità di finanziamento dei servizi aggiuntivi di TPL.

Le nuove linee guida in procinto di essere adottate, infatti, richiamano le disposizioni del DL “Rilancio” e introducono la possibilità eccezionale di destinare ai servizi di linea per trasporto persone anche la autovetture a uso terzi adibite a servizi di noleggio con conducente e servizio taxi, come soluzione utile al fine di incrementare l’offerta di trasporto pubblico e supportare l’aumento delle corse in particolare durante le ore di punta per evitare un eccessivo affollamento dei mezzi. Viene anche previsto che tali servizi possano essere finanziati con un fondo straordinario o anche attraverso il Fondo nazionale di finanziamento del TPL.

L’ANAV ha ribadito come, nell’attuale contesto di crisi economica del settore, sia necessario che l’incremento dell’offerta di servizi di trasporto pubblico locale e di servizi di traporto scolastico dedicato avvenga in primo luogo con il coinvolgimento delle imprese che gestiscono i servizi nei diversi bacini territoriali in base a contratti di servizio in essere.

“Soluzioni diverse di affidamento diretto da parte degli enti territoriali competenti a soggetti terzi – ha spiegato l’Associazione -, genererebbero infatti seri problemi di coordinamento nella programmazione e gestione dei servizi ordinari di TPL e del traporto scolastico, comportando rilevanti esigenze di copertura aggiuntiva a carico della finanza pubblica  dovute alla ulteriore sottrazione di ricavi da traffico alle imprese che erogano i servizi “ordinari” di TPL nelle aree di riferimento ed alla maggiore insaturazione dei servizi stessi”.

L’Associazione ha evidenziato inoltre che i 900 milioni di euro attualmente stanziati sul Fondo di compensazione delle perdite di ricavi tariffari nel TPL sarebbero in questo scenario del tutto insufficienti a ristabilire l’equilibrio economico compromesso e ha espresso a riguardo estrema preoccupazione sull’ipotesi esplicitata nelle linee guida di possibili interventi normativi che distraggano parte delle risorse destinate alla compensazione dei mancati ricavi delle aziende di trasporto pubblico per destinarle al finanziamento di servizi aggiuntivi, a maggior ragione nel caso in cui tali servizi aggiuntivi fossero affidati senza il coinvolgimento dei gestori del TPL.

 

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