Covid-19: l’ANAV chiede al MIT misure di sostegno per il trasporto passeggeri

Intervenire con misure di sostegno economico per il trasporto pubblico locale e per l’intero settore del trasporto collettivo di persone, attività produttive tra le più duramente colpite dall’emergenza.
Lo chiede l’ANAV alla Ministra dei Trasporti Paola De Micheli, con una nota inviata congiuntamente ad Asstra e Agens.

L’Associazione manifesta condivisione per le misure contenute nel decreto legge recentemente approvato dal Governo, che costituiscono una prima risposta, attesa ed importate, a difesa del lavoro, anche attraverso la generalizzata previsione di ammortizzatori sociali straordinari, e a garanzia di un livello minimo indispensabile di liquidità del sistema, grazie al rinvio degli obblighi fiscali e alla sospensione dei versamenti di tributi e contributi e dei ratei di mutui e leasing in scadenza.

“Si tratta però di misure di breve respiro e che ancora non affrontano le problematiche prettamente economiche del comparto – spiega ANAV -. Estremamente preoccupanti sono infatti i dati del trasporto pubblico locale che, nonostante il progressivo crollo della domanda, ha continuato a essere garantito a pieno regime fino alle ultime disposizioni del DPCM 11 marzo 2020 e alle conseguenti ordinanze regionali di riprogrammazione dei servizi e che ormai è arrivato in tutto il Paese a riscuotere solo il 10% dei normali ricavi da traffico, con una perita mensile di circa 200 milioni di euro”.

Secondo l’Associazione è altrettanto grave la situazione dei servizi commerciali, con il trasporto turistico e i servizi scolastici sostanzialmente fermi dal 23 febbraio scorso e per i quali si registra una cancellazione pressoché totale delle prenotazioni fino almeno al mese di ottobre e con le autolinee di competenza statale e le linee autorizzate di trasporto locale (servizi navetta per stazioni e aeroporti citysightseeing, ecc.) che hanno visto progressivamente ridurre la domanda e i ricavi da traffico fino a registrare un sostanziale blocco dell’attività a partire dal 12 marzo scorso, a seguito dell’estensione a tutto il territorio nazionale delle misure di contenimento del contagio, con una perdita mensile di circa 30 milioni di euro.
“Tutto ciò senza considerare gli ingenti costi di disinfezione straordinaria dei mezzi e di predisposizione delle ulteriori misure di prevenzione dal contagio per il personale dipendente e per gli utenti, questione questa sulla quale ci si aspettava in verità misure di specifico sostegno all’approvvigionamento dei prodotti necessari (disinfettanti, mascherine, guanti, ecc.) che non sono contemplate nel decreto approvato”.

Evidenze, conclude l’Associazione, che rendono improcrastinabile un intervento economico per il settore da parte del Governo e che ANAV chiede di adottare in sede di conversione in legge del decreto appena varato o, al più tardi, in seno al nuovo provvedimento economico preannunciato dal Governo per aprile. “Un intervento – si sottolinea – che deve mettere in campo adeguati strumenti di compensazione dei minori introiti incassati nel 2020 nonché, per il trasporto pubblico locale, misure atte a garantire che non vengano pretese dalle amministrazioni affidanti riduzioni del corrispettivo di servizio in conseguenza della diminuzione delle percorrenze erogate e che metterebbero definitivamente in crisi imprese operanti in un settore essenziale”.


Seguici su Anav.it e VaiColBus.it
Scarica la nostra app per Android o Ios