ANAV, VINELLA: COSTI STANDARD COME LEVA DI EFFICIENZA E QUALITÀ NEL TPL

I costi standard sono tra gli elementi al centro dell‘agenda politica del nuovo Governo. La recente adozione di questo strumento può dare nuovo slancio al settore trasporto passeggeri grazie ad una più equa e ponderata distribuzione delle risorse, agevolando il percorso di industrializzazione e liberalizzazione del settore. I costi standard rappresentano uno strumento indispensabile per promuovere la qualità, l’efficienza e lo sviluppo industriale dei servizi pubblici locali.

Anav è la casa comune di 600 imprese che hanno aderito ad una ‘visione’ della mobilità collettiva di persone su autobus come missione di sviluppo economico e inclusione sociale. Su queste basi ci proponiamo di alimentare un circolo virtuoso di proposte e di riforme che possano far evolvere il settore del trasporto pubblico locale verso una dimensione industriale e di mercato”, ha dichiarato il Presidente di Anav Giuseppe Vinella durante la presentazione dello studio ‘Efficienza e qualità nel Tpl – I costi standard’ a cura dell’Università Sapienza di Roma, che si è svolta ieri a Roma presso la Residenza di Ripetta.

“Il nuovo Governo ha la grande responsabilità di guidare e rafforzare la ripresa economica del nostro Paese. Noi desideriamo offrire il nostro contributo nella certezza che la realizzazione di un sistema efficiente di traporto pubblico costituisca un volano di crescita economica, inclusione sociale e miglioramento della qualità di vita – ha aggiunto il Presidente Vinella -. Lo studio presentato oggi e realizzato dal gruppo di ricerca del Dipartimento di Ingegneria informatica, automatica e gestionale della Sapienza che già ha collaborato con il Ministero dei Trasporti, va in questa direzione con l’obiettivo di mettere a disposizione delle Istituzioni e delle Amministrazioni affidanti una metodologia appropriata e condivisa affinché i costi standard possano essere correttamente utilizzati come riferimento per la quantificazione dei corrispettivi di servizio da riconoscere agli operatori e da porre a base d’asta, nonché come benchmark per la verifica della congruità del corrispettivo nei casi di affidamento in house o diretto”.

“Siamo convinti che, ove implementati con questa interconnessa ed importantissima funzione, i costi standard potranno assumere un ruolo determinante per fare evolvere il settore del Tpl lungo un percorso di industrializzazione e di mercato, garantendo uno stimolo concreto per la realizzazione del processo di liberalizzazione che è ancora lungi dall’essersi realizzato. La diffusione ed utilizzazione dei costi standard per la corretta quantificazione dei corrispettivi di servizio è infatti utile anche per verificare se gli affidamenti diretti dei servizi su gomma, su ferro e con le altre modalità abbiano o meno una giustificazione economica. Lo studio presentato oggi dall’Università Sapienza fornisce ora una metodologia che lo consente e che auspichiamo che gli enti affidanti adottino”, ha concluso il Presidente di Anav.

“Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sta lavorando al completamento della riforma introdotta con il D.L. n. 50/2017 e si sta confrontando con le Regioni per definire i livelli adeguati di servizio e il provvedimento sui ricavi da traffico”, ha affermato Angelo Mautone, responsabile della Direzione generale Tpl del Ministero, intervenendo alla tavola rotonda che ha seguito la presentazione dello studio.

“La sostenibilità economica e quella ambientale sono valori alla base del programma del Movimento 5 Stelle che sono formalizzati nel nuovo contratto di governo – ha dichiarato Emanuele Scagliusi, Componente della IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati – I costi standard permetteranno di efficientare il Tpl anche stimolando il rinnovo del parco autobus, fattore indispensabile per puntare alla sostenibilità ambientale dei trasporti. Per questo ritengo sia opportuno portare lo studio presentato oggi all’attenzione del Ministro Danilo Toninelli”.


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