“Autostazioni d’Italia: verso un nuovo modello”, al Convegno ANAV grande affluenza di giornalisti e imprenditori
|Importante riscontro da parte del mondo dei media per il Convegno pubblico “Accessibilità ad autostazioni e punti di fermata”, organizzato oggi dall’ANAV a Roma. Nell’occasione è stato presentato lo “Studio sulla qualità e accessibilità alle stazioni e ai punti di fermata autolinee nazionali di lunga percorrenza”, elaborato dal TRASPOL del Politecnico di Milano.
Inviati da parte di testate radio-televisive nazionali come Tg1, Rainews24, News Mediaset, TeleNorba, Vista Tv, le agenzie stampa nazionali Adnkronos, Agi, Dire, La Presse, Nova, Askanews, Imago Economia, e le testate Il Tempo e il Messaggero, hanno dato spazio attraverso servizi e interviste esclusive in particolare al Presidente di ANAV Giuseppe Vinella e ad altri prestigiosi ospiti.
La giornata di lavori ha ruotato intorno alla proposta emersa dall’intervento del Presidente: creare una cabina di regia presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ispirata a criteri di proporzionalità e pari opportunità su temi chiave come le infrastrutture e la regolazione degli accessi alle città.
La proposta è stata apprezzata e sostenuta da Salvatore Margiotta, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che nel suo intervento ha dichiarato: “Esiste un tema di infrastrutture anche per questo settore. Credo sia necessario adoperarsi per evitare di avere un ‘gigante con i piedi di argilla’, per questo faccio mia la proposta di attivazione di un tavolo tecnico presso il Ministero, in occasione del quale fare anche il punto sulla variegata disciplina degli accessi nella città”.
Al centro dei lavori lo studio del Traspol sulle autostazioni italiane, che ha analizzato le caratteristiche di localizzazione e accessibilità, le dotazioni e i servizi all’utenza su un campione di 31 città distribuite fra capoluoghi regionali e provinciali più popolosi. Nonostante gli ampi margini di miglioramento che i risultati dello studio fanno auspicare, è emerso che il sistema autostazioni – privo di una regolamentazione unitaria – è spesso approcciato in maniera minimale, senza servizi, strutture o presidi. Parte del problema è costituito proprio dalla loro localizzazione e dalla scarsa accessibilità. I servizi interregionali, inoltre, sono penalizzati da onerose tariffe di accesso alle aree metropolitane e urbane.
Le Autostazioni potrebbero diventare un nuovo punto di riferimento per la mobilità urbana e una grande risorsa per la collettività. Invece, nonostante il grande sviluppo del settore dopo la sua liberalizzazione, i terminal bus continuano ad essere visti solo come un problema marginale.
Una generale carenza della cultura sulla mobilità urbana ha, nel tempo, contribuito ad accrescere una sorta di sfavore verso il settore. Il frequente disinteresse verso le esigenze dei viaggiatori che ancora oggi non fruiscono, nelle autostazioni, di strutture adeguate, sicure e facilmente accessibili, denota la scarsa attenzione verso un settore che, in termini economici, nel solo 2016 ha registrato un volume di affari di circa 200 milioni di euro. Una crescita significativa rispetto ai 130 milioni di euro del 2012. E dal 2016 a oggi l’offerta di questi servizi è ulteriormente aumentata e la sua crescita potenziale non si è ancora esaurita.
Scarsissimi gli investimenti, esclusi casi eccezionali, per un servizio che potrebbe invece generare reddito e migliorare la qualità della vita di utenti e cittadini e che – nel solo 2016 – ha trasportato 10 milioni di passeggeri, equivalenti al 12% della domanda totale legata a questo tipo di viaggi.
Il quadro fornito dal laboratorio TRASPOL è stato completato dalla presentazione di un project financing per la riqualificazione dell’attuale autostazione Tiburtina di Roma e delle zone limitrofe, caso emblematico dello scenario rappresentato questa mattina. Il progetto prevede una stazione bus rinnovata, ecologica e funzionale. Nella proposta – promossa dagli stessi comitati cittadini di quartiere – il terminal bus ora sito nel piazzale ovest del quartiere, rimane inquadrato nella nuova visione in virtù del suo ruolo strategico e funzionale del sistema della mobilità romana, nazionale ed internazionale, e nel controllo degli spazi pubblici limitrofi.
Margiotta è intervenuto anche sul tema dell’ipotesi di trasferimento dell’autostazione da Tiburtina ad Anagnina: “Una follia costringere gli utenti ad utilizzare un punto di snodo così scomodo e decentrato. I viaggiatori sarebbero costretti a subire un’odissea senza fine. Si tratta di una decisione senza fondamento e faremo tutto il possibile perché ciò non accada”.
Come ha sottolineato il Presidente Vinella nel corso del suo intervento, “le aziende che gestiscono servizi di linea di lunga percorrenza, pur in assenza di contributi pubblici, assolvono una rilevante funzione collettiva, anche di inclusione sociale, e garantiscono un’elevata capillarità territoriale con alta flessibilità, impatto ambientale assai limitato, basse tariffe e alti livelli di sicurezza. Dinamismo e procedure snelle, dai risvolti certi, rappresentano pertanto il passaggio che le Istituzioni oggi sono chiamate a compiere per consentire il salto di qualità indispensabile a un settore che fornisce un servizio pubblico senza pesare sulle casse dello Stato”.