TPL, Gelosobus e Autolinee Giachino: situazione insostenibile per le aziende

«L’ aumento del gasolio è arrivato quasi al 40% e aumenta di ora in ora. Il suo prezzo pesa moltissimo sulla nostra attività, perché costituisce la seconda voce di costo dopo quella del personale».

Sono le parole di Nico Geloso, titolare della Gelosobus di Canelli, che, su La Stampa di oggi, non nasconde la preoccupazione per la situazione che sta affliggendo da due anni le ditte del settore trasporto passeggeri con autobus.

«Veniamo da due anni di pandemia – spiega Geloso – durante la quale i nostri incassi sono scesi drasticamente: nel 2020 per il blocco dei servizi e nel 2021 perché comunque le scuole hanno continuato con la didattica a distanza e i lavoratori hanno iniziato lo smart working e i nostri incassi si sono ridotti. In periodi normali il grosso del nostro lavoro si concentrava da maggio a ottobre,  mesi durante i quali facevano da 150 a 200 servizi al giorno. Ora siamo arrivati a farne due o tre al mese e a volte nessuno e non sappiamo quando si tornerà alla normalità».

Geloso parla di una situazione insostenibile, acutizzata negli ultimi giorni a causa del conflitto conflitto russo-ucraino e che,  se gli aumenti dovessero continuare, porterà alla chiusura di moltissime aziende. I nostri margini – aggiunge – sono legati a contratti di servizio, molto magri, con gli enti pubblici, quindi non abbiamo spazi per poter affrontare con risorse nostre questi rincari del gasolio. Inoltre, noi forniamo un servizio pubblico, per cui abbiamo degli obblighi e non possiamo decidere di fermarci e dire ai nostri clienti che le condizioni non ci consentono di proseguire l’erogazione del servizio. Comunque dobbiamo andare avanti».

Il gasolio non è, però, la sola voce di spesa che ha subito un’impennata.

«Stiamo vedendo aumenti ovunque, – precisa Enrico Giachino, presidente del CdA della Autolinee Giachino di Villanovadai ricambi alle autostrade ai trafori, quando riusciamo a fare viaggi e gite. Tutta la filiera sta presentando aumenti, – aggiunge – ma quello che grava maggiormente è comunque quello del gasolio, il cui prezzo andrebbe calmierato».

Nel 2021 i 130 mezzi della flotta della Giachino hanno percorso 2.800.000 km, con un consumo di gasolio di circa 966 mila litri.

Numeri importanti, quelli delle due aziende, che fanno da eco a quelli nazionali e che hanno portato Anav a chiedere a Governo e Parlamento  e, con l’intervento odierno, anche al Presidente Draghi, l’adozione, all’interno dei provvedimenti sull’energia, anche di specifiche misure per il contenimento del costo del gasolio professionale per le aziende del settore.


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