Decreto “Caro Energia”: le proposte di Anav alla Camera dei deputati

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Il trasporto passeggeri sta vivendo– per effetto dell’aumento del prezzo dei carburanti e di una domanda di servizi ancora molto flebile a causa dell’emergenza per il Covid ed oggi dei timori legati al conflitto europeo – uno stato di profondissima crisi che rischia di portare al default numerose piccole e medie imprese.

Comincia con questo quadro allarmante il documento consegnato da Anav alle Commissioni Ambiente e Attività produttive della Camera dei Deputati nell’ambito delle audizioni sul  disegno di legge di conversione del decreto sul “Caro Energia”.

Per Anav, le dimensioni della crisi in atto rendono necessari interventi urgenti di contenimento dei costi di approvvigionamento del gasolio.

Per il TPL,  al fine di consentire il ripristino dell’equilibrio economico-finanziario e la sostenibilità dei contratti di servizio di trasporto pubblico locale, è assolutamente necessario destinare, per il 2022, i 100 mln di euro già stanziati dalla legge di Bilancio per l’incremento del Fondo Nazionale Trasporti alla copertura (parziale) dei maggiori costi di gestione causati dall’escalation dei costi energetici dalla legge di Bilancio 2022.

Per tutti i comparti del trasporto di passeggeri con autobus, Anav chiede che sia previsto il riconoscimento di:

►un credito d’imposta, esente da imposte sui redditi ed IRAP, pari ad almeno 0,20 euro per ogni litro di gasolio consumato nell’anno 2022 da autobus di classe ambientale Euro V e VI;

►un credito d’imposta esente da imposte sui redditi ed IRAP, pari ad almeno 0,30 euro per kg di metano consumato nell’anno 2022 per la trazione degli autobus;

► un credito d’imposta nella misura del 15% del costo di acquisto del componente AD Blue necessario per la trazione dei veicoli di classe ambientale Euro VI e di alcuni veicoli di classe ambientale Euro V.

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