Federtrasporto a Connext 2021, sfida imprese per transizione
|“Sostenibilità e Trasporti: nuove prospettive post pandemia” è il titolo del seminario organizzato i giorni 2 e 3 dicembre da Confindustria e Federtrasporto nell’ambito di CONNEXT – il grande evento di networking di Confindustria per supportare in modo concreto le imprese a gestire e guidare il cambiamento. Il seminario ha visto la partecipazione di rappresentanti del settore dei trasporti e del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per fare il punto sugli sforzi posti in essere dagli operatori in materia ambientale nonché gli obiettivi conseguiti e conseguibili nel processo di transizione ecologica in atto.
“La straordinaria evoluzione dell’uomo è sempre stata alimentata dall’energia, e il suo successo, con una sempre crescente inurbazione, l’allungamento della vita e l’aumento della popolazione, ci obbliga a cercare nuove e migliori risorse energetiche e a costruire per il futuro un più equilibrato assetto delle fonti” – afferma il Presidente del Gruppo tecnico Logistica e Trasporti di Confindustria, Guido Ottolenghi. “Per fare ciò dobbiamo lasciare spazio a tutte le soluzioni e idee esistenti o che verranno che un libero mercato e un libero dibattito scientifico possono creare. Dobbiamo perciò evitare la tentazione dell’eccesso di pianificazione”.
“Accanto al tema energetico è poi di grande importanza quello digitale, perché la tecnologia consente una ottimale concentrazione dei traffici di merci e persone realizzando miglioramenti sociali e ambientali a parità di fonte energetica. Dobbiamo anche ricercare tutti quei chiarimenti normativi e semplificazioni che possono aiutare un più intenso utilizzo di hub dedicati alle merci. Infine – sottolinea Ottolenghi – vogliamo confrontarci con la rivoluzione dell’e-commerce che trasforma i traffici riducendo la mobilità delle persone verso le merci e viceversa aumenta quella delle merci verso le persone: una opportunità da non perdere per rendere sempre più sostenibili questi processi.”
“Questi anni sono stati per le aziende di trasporto uno stress test” afferma la Vice Presidente di AGENS Amalia Colaceci “dal mio punto di osservazione in Agens ho potuto constatare che le nostre aziende associate hanno risposto con prontezza, dimostrando capacità di tenuta. Abbiamo garantito i servizi e più complessivamente abbiamo supportato il funzionamento di città e territori.”
“Oggi vogliamo essere protagonisti del cambiamento verso la transizione ecologica” prosegue la Vice Presidente di AGENS “e chiediamo, affinché i finanziamenti possano effettivamente atterrare nelle aziende, la progressività degli interventi e lo snellimento delle procedure.”
“Ogni km aggiuntivo di tpl in campo urbano riduce di 9,41 veicoli-km il trasporto privato, con un abbattimento delle emissioni di gas serra di oltre un chilo per chilometro percorso” ha affermato Giuseppe Vinella, Presidente di ANAV, precisando che “è quindi necessario rendere maggiormente attrattivo il sistema del trasporto pubblico e della mobilità collettiva nel suo complesso migliorando l’offerta e colmando il gap infrastrutturale esistente” ricordando inoltre “la necessità di un sostegno finanziario per il rinnovo del parco mezzi, in una prima fase anche per l’acquisto di nuovi autobus ad alimentazione tradizionale/ibrida di ultima generazione, nonché l’opportunità di sostenere con le risorse del PNRR e con quelle del PSNMS anche gli investimenti in nuovi autobus extraurbani a trazione elettrica, alla luce delle crescenti autonomie. Ma l’incremento dell’attrattività del sistema complessivo di mobilità collettiva e la capacità di spostare quote modali dalla mobilità privata con automobile postula anche il rafforzamento della rete intermodale, con l’ammodernamento e la realizzazione di nuove autostazioni e con il sostegno al rinnovo del parco autobus impiegato nei servizi commerciali di linea e di noleggio con conducente”.
Thomas Baumgartner, Presidente di ANITA, ha sottolineato che “non si può prescindere da un forte sostegno pubblico al ricambio del parco veicolare se si vuole raggiungere l’obiettivo di un trasporto merci a zero emissioni in un futuro prossimo”, aggiungendo inoltre “è necessario rendere i tempi della transizione compatibili con le capacità di adattamento delle aziende, nella consapevolezza che la crescente domanda di trasporto merci richiede l’utilizzo integrato di tutte le modalità dei trasporti, compresa quella stradale”. Il Presidente di ANITA ha infine evidenziato come sia “necessaria una visione strategica che faccia avanzare coerentemente tutti gli aspetti fondamentali per la transizione: nuovi vettori energetici, veicoli a trazione alternativa e infrastrutture”.
Carlo Borgomeo, Presidente di Assaeroporti, ha dichiarato “Per gli aeroporti il green new deal europeo non è solo una politica ambientale, ma una strategia di sviluppo. Da tempo gli scali nazionali si sono posti l’obiettivo di conciliare le politiche di crescita infrastrutturale con le esigenze di tutela ambientale e sociale del territorio. Per affrontare questa sfida, i gestori aeroportuali italiani, in prima fila a livello europeo, stanno investendo già da anni ingenti risorse per la transizione energetica e la decarbonizzazione. L’impegno che il nostro comparto sta dimostrando deve tuttavia essere supportato dalle istituzioni nazionali e comunitarie. Senza adeguate fonti di finanziamento pubblico, il grave impatto della crisi pandemica sul settore inevitabilmente rallenterà l’attuazione degli investimenti finalizzati alla sostenibilità”.
Marcello Mariani, Segretario Generale di Unione Interporti Riuniti, ha richiamato il valore strategico della rete interportuale italiana come “rete infrastrutturale capace di favorire il processo di decarbonizzazione, diminuendo l’impatto ambientale, promuovendo la sostenibilità delle attività di trasporto e di logistica attraverso lo sviluppo della intermodalità”. Il dott. Mariani ha inoltre sottolineato che “la rete degli interporti italiani non è soltanto una sommatoria di nodi ma soprattutto un network funzionale e strategico per perseguire politiche di sviluppo e modernizzazione del Paese”.
“Non si possono semplificare problemi complessi” ha infine dichiarato il Presidente di Federtrasporto, Arrigo Giana, nella sua conclusione dei lavori ponendo in risalto le molteplici complessità che caratterizzano ciascuna modalità dei trasporti. “Servirebbe inoltre non complicare le cose semplici” ha aggiunto il Presidente Giana ”eliminando le numerose complicazioni procedurali che ostacolano il lavoro delle imprese, sempre più impegnate, come ben rappresentato dagli interventi svolti nel corso del seminario, sulla frontiera tecnologica più avanzata per assicurare un processo di transizione ecologica davvero efficace”.