Il Rapporto Pendolaria 2025 conferma: il Fondo Trasporti è sottofinanziato, come sostiene da sempre ANAV

Il nuovo Rapporto Pendolaria 2025 di Legambiente, presentato ieri a Roma, presso la Stazione Termini,  conferma una tendenza preoccupante: il Fondo Nazionale Trasporti, che finanzia il trasporto pubblico locale, nel 2026 varrà il 38% in meno rispetto al 2009 se si considera l’inflazione. Nel frattempo, la legge di Bilancio 2026 non rafforza il Fondo e  definanzia interventi cruciali.

I numeri del Fondo Nazionale Trasporti parlano chiaro: le risorse destinate al trasporto pubblico su ferro e gomma sono oggi inferiori a quelle del 2009 e non sono mai state pienamente reintegrate dopo i tagli del 2010. In valori assoluti si è passati da 6,2 miliardi di euro nel 2009 a 4,9 miliardi nel 2020, con un lieve recupero a 5,18 miliardi nel 2024. Ma se si considera l’inflazione, il Fondo vale oggi il 35% in meno rispetto al 2009 e, senza interventi correttivi, nel 2026 la perdita salirà al 38%. Per tornare ai livelli reali di spesa di oltre quindici anni fa sarebbero necessari almeno 3 miliardi in più di quanto oggi previsto.

Il rapporto documenta il deterioramento del servizio ferroviario e urbano: diminuiscono i treni regionali, aumentano le soppressioni e cresce la mobility poverty, con famiglie costrette a spendere fino al 10,8% del proprio reddito per spostarsi. Le grandi opere stradali continuano a monopolizzare le risorse, a scapito del trasporto pubblico locale, fondamentale per la mobilità quotidiana e per la sostenibilità ambientale.

Lo studio conferma quanto da sempre sostenuto da ANAV: urgono misure idonee ad assicurare l’equilibrio economico finanziario del sistema di trasporto pubblico locale e regionale  ed è necessario un adeguamento inflattivo del Fondo TPL, la cui dotazione annua sconta una mancata indicizzazione per oltre 800 milioni di euro.

Investire nel TPL non è solo una scelta ambientale, ma anche sociale ed economica: più frequenze, più convogli e maggiore accessibilità significano meno traffico, meno inquinamento e più inclusione per cittadini e pendolari.

di seguito lo studio http://vaicolbus.it/wp-content/uploads/2025/12/Rapporto-Pendolaria-20esima-edizione-1-2.pdf


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