Convegno Nazionale ASSTRA: il Presidente ANAV Biscotti: “Adeguare il Fondo Nazionale Trasporti all’inflazione e garantire risorse vincolate anche con il federalismo”

In occasione del Convegno Nazionale ASSTRA, il Presidente di ANAV Nicola Biscotti è intervenuto con un messaggio forte e articolato: per garantire un trasporto pubblico locale efficiente, sostenibile ed equo, serve un Fondo Nazionale Trasporti aggiornato all’inflazione, fondato su criteri oggettivi, e vincolato a livello settoriale anche nell’ambito del futuro federalismo fiscale.

Biscotti ha evidenziato la necessità di superare l’approccio storico al riparto delle risorse, puntando a una dotazione calcolata sui fabbisogni standard, intesi come livelli adeguati di servizio determinati a costi standard. Un metodo più equo e trasparente per rispondere alle esigenze dei cittadini su tutto il territorio nazionale.

In questo quadro si inserisce lo studio commissionato da ANAV all’Università La Sapienza di Roma, che sarà presentato ufficialmente durante l’Assemblea associativa del 26 giugno a Palazzo Ripetta. L’obiettivo è fornire una base scientifica e tecnica al dibattito in corso sulla riforma del Fondo, contribuendo a orientare le scelte istituzionali su un tema centrale per la mobilità collettiva.

Nel suo intervento, il Presidente ANAV ha inoltre sottolineato la necessità di una transizione graduale verso i nuovi criteri di finanziamento, per evitare ripercussioni negative su alcuni territori. «Un cambiamento troppo rapido – ha dichiarato – rischierebbe di compromettere l’offerta di servizio, con effetti negativi sul processo di transizione modale dal mezzo privato alla mobilità pubblica».

Altro punto centrale del discorso è stato il tema dell’efficienza del sistema, che parte da una corretta programmazione dei servizi, con bacini e lotti di affidamento definiti secondo criteri trasportistici ed economici. «Il treno dove la domanda è elevata, l’autobus dove servono capillarità e frequenza, e i servizi a chiamata nelle aree a domanda debole», ha spiegato.

Guardando al futuro, Biscotti ha richiamato l’attenzione sull’imminente avvio del federalismo fiscale, previsto dal 2027. Un passaggio che potrebbe trasformare l’attuale quadro di finanziamento del TPL, ma che comporta rischi significativi se non accompagnato da adeguate garanzie.

«È fondamentale – ha dichiarato – che venga mantenuto un vincolo settoriale sulle risorse destinate al TPL, anche in un contesto di maggiore autonomia regionale. L’esperienza del periodo 2008-2013 ci insegna che, in assenza di vincoli, le risorse possono essere dirottate altrove, con danni stimati in oltre 600 milioni di euro annui per il comparto».

La posizione di ANAV è chiara: il federalismo potrà rappresentare un’opportunità solo se resteranno allo Stato alcune leve essenziali, tra cui:

  • incentivi per la transizione energetica,

  • strumenti per l’efficienza e la concorrenza,

  • e, soprattutto, un vincolo chiaro e permanente sull’utilizzo delle risorse per il TPL.


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