TPL, sicurezza a bordo dei bus: le azioni di AT

Le aggressioni ai lavoratori del trasporto pubblico locale sono state al centro del convegno organizzato ieri dal titolo “Stop aggressioni ai lavoratori. Fra inciviltà, indifferenza e mancate denunce”, con l’intento di  individuare gli strumenti di contrasto più adeguati.

Hanno partecipato la sindaca di Firenze Sara Funaro, il questore di Firenze Fausto Lamparelli, un rappresentante dell’AOUC Careggi, il presidente di Autolinee Toscane Gianni Bechelli e rappresentanti Cisl.

Nel 2023 Autolinee Toscane ha contato 34 aggressioni ai danni di suoi autisti, che hanno comportato infortuni sul lavoro ai propri dipendenti. Nel 2024 in tutta la regione le violenze a bordo dei bus sono scese a 30.

I fenomeni di aggressione diretta sono leggermente diminuiti – ha spiegato il presidente Bechelli-. La situazione comunque resta molto difficile, anche perché la quantità di inciviltà a bordo è notevolmente aumentata dopo il Covid. A incidere  è l’aggressività, che c’è sempre stata ma non in queste dimensioni e anche aspetti sociali che covano fuori dai bus”.

At” ha installato 17.000 telecamere a bordo di circa 2.800 mezzi in tutta la regione, grazie alle quali c’è una continua collaborazione di “at” con le forze dell’ordine, sia per le aggressioni che per episodi che avvengono all’esterno del bus” così da “ricostruire fatti e definire responsabilità”. Sui bus di “at” sono stati montati gli alert button, che in caso di necessità il conduttore può schiacciare per entrare in contatto con la sala radio che allerta le forze dell’ordine. “Inoltre – ha aggiunto  Bechelli-, i nuovi bus, 500 già acquistati e sui 700 che arriveranno da qui a un anno e mezzo, montano la cabina di protezione dell’autista“.


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