Transizione nel tpl: l’appello di Anav sugli organi  di stampa

La gradualità è stata la parola d’ordine al Convegno organizzato da Anav sabato scorso per presentare lo studio del Politecnico di Milano su “Analisi delle opportunità e delle criticità per la transizione energetica nel TPL in Italia”.

Una transizione graduale che, come dimostrato dalle simulazioni dello studio, permetterebbe di rinnovare il 48% della flotta urbana, riducendo stabilmente l’età media degli autobus di oltre un anno. Al contrario, l’acquisto di soli veicoli elettrici consentirebbe di sostituire solo il 37% della flotta.

Una maggiore gradualità, inoltre, inciderebbe in maniera trascurabile sulle emissioni climalteranti e consentirebbe di affrontare meglio le attuali criticità legate alle alimentazioni alternative, come la carenza di infrastrutture di ricarica e rifornimento, la limitata disponibilità di veicoli.

Un invito alla prudenza e alla gradualità sottolineato anche dal Presidente Emiliano che, in attesa di un elettrico che non ha ancora date certe, ritiene “sensato passare agli Euro6 con motori diesel evoluti in grado di abbattere moltissimo le emissioni”.

Una gradualità che deve essere alla base di una politica industriale mirata– ha ribadito il Presidente delegato Confindustria ai Trasporti, Leopoldo Destroe che deve guidare i processi di transizione energetica e digitalizzazione“.

No ad una transizione impostata in maniera troppo rapida e ad un approccio “ideologico” sottolineati anche dall’europarlamentare Carlo Finanza che ha invocato il principio della “neutralità tecnologica” ribadendo il ruolo imprescindibile dei biocarburanti e la necessità di un approccio flessibile.

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