TPL, divieto bus euro 2. ANAV chiede una deroga. L’allarme di AT sulla stampa toscana

Il TPL con autobus ha un’impronta ambientale sostanzialmente irrilevante mentre è in grado di ridurre dell’1,7% le emissioni complessive di CO2 attraverso lo shift modale dalla motorizzazione privata. Il divieto di circolazione dei bus Euro 2 non ha quindi senso dal punto di vista ambientale”.

E’ l’allarme lanciato martedì’ scorso da Anav congiuntamente ad Asstra ( di seguito il comunicato stampa https://drive.google.com/file/d/1t0lyQ4PUkr0nIOykmI8F2wqFtghNxyhz/view?usp=sharing)

Un allarme ripreso dai principali organi di informazione nazionali, tra cui La Verità e La Stampa e che ha avuto grande eco in Toscana, sul Corriere fiorentino e il Tirreno, dove Autolinee Toscane ha fatto sapere che i mezzi interessati allo stop potrebbero essere 200, in gran parte extraurbani, pari a circa il 10% del servizio.

In Toscana- denunciano da At- erano in arrivo 160 nuovi bus, ma per per problemi legati al reperimento dei materiali delle case produttrici, i tempi di consegna si sono allungati e non potranno arrivare prima della meta’ del 2024. “ In una situazione normale”- spiegano ancora da Autolinee Toscane – il problema sarebbe risolto alla radice,  visto che c’e’ un piano di ricambio dei  bus già’ in atto, e che porterà’ l’età’ media dei mezzi da 16 a 5 anni. Ma serve tempo”.

Per scongiurare la riduzione dei servizi, Anav  ha chiesto di intervenire in continuità con quanto fatto con la recente conversione in legge del D.L. 132/2023 – Proroghe fiscali che ha introdotto una deroga al divieto di circolazione previsto per gli autobus di classe Euro 3 individuati dalle Regioni e dalle Province autonome come necessari a consentire la continuità e la regolarità dei servizi resi alla collettività.

 

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