Turismo: con il neo Ministero più dignità e attenzione per il settore

Con la reintroduzione di un Ministero del Turismo con portafoglio, scorporato da quello dei Beni culturali, la prima industria del Paese con il 13% di contributo al PIL,  dopo 18 anni di attesa,  ritrova finalmente il proprio dicastero ad hoc.

Le sfide che attendono il neo Ministro, Massimo Garavaglia sono enormi. Il settore turistico post pandemia è stato praticamente  azzerato e saranno necessari ancora mesi per una lenta ripartenza che dovrà necessariamente essere accompagnata da aiuti economici finalmente concreti e adeguati.

Il tracollo ha coinvolto in misura particolarmente severa il segmento del trasporto turistico con autobus che ha sinora registrato perdite per circa  1,5 miliardi di euro, oltre il 70% del fatturato e che anche per il 2021 lascia intravedere un trend di domanda fortemente negativo.

Anav, unitamente a Federturismo, ha più volte sottolineato come a fronte dei numeri della crisi, le misure adottate dal Governo sino ad ora, seppur apprezzabili, non sono proporzionali all’entità della crisi e ben lontane dall’assicurare la sopravvivenza dei comparti.

Anav ritiene che siano necessari meccanismi di adeguato ristoro, per almeno 300 milioni di euro, delle perdite subite nel 2020 dai settori del trasporto commerciale con autobus di linea e di noleggio a causa del COVID, al fine di accompagnare e sostenere la fase di ripresa in un’ottica che non sia solo di recupero, ma di rilancio e sviluppo dei due settori.

Altresì necessario il ripristino del rimborso delle accise sul gasolio per gli autobus Euro III ed Euro IV, rimborso escluso dalla manovra economica 2020 per gli autobus di classe ambientale Euro III a decorrere dal 1° ottobre 2020 e per gli autobus di classe Euro IV a decorrere dal 1° gennaio 2021 e  l’estensione dell’applicazione del beneficio anche al gasolio impiegato nello svolgimento dei servizi di noleggio con conducente.

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