PACCHETTO MOBILITA’ 1: appuntamento in autunno
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Nel dicembre scorso il Consiglio europeo ha adottato l’approccio generale sulla prima parte del Pacchetto mobilità. Il Parlamento europeo solo in aprile di quest’anno è riuscito a sbloccare una situazione di stallo che stava rischiando di far naufragare l’intero Pacchetto e con esso la possibilità di realizzare una revisione delle norme in materia di tempi di guida e di riposo e distacco dei lavoratori. Con questo voto, il Parlamento ha così dato il via libera alla sua posizione per negoziare con il Consiglio la revisione delle norme sul distacco dei lavoratori, sui periodi di riposo dei conducenti e sul cabotaggio. Tutto ciò, tuttavia, avverrà non prima dell’autunno 2019, dopo la formazione del nuovo PE conseguente le elezioni europee del maggio scorso.
I dossier sono stati molto controversi. Sul fronte delle deroghe per il turismo in pullman, per le quali ci siamo a lungo battuti, dobbiamo purtroppo constatare al momento una prima sconfitta dovuta al fatto che né la stesura iniziale della Commissione, né l’approccio generale del Consiglio, né la relazione del Parlamento europeo, fanno menzione delle deroghe richieste dal settore per riconoscerne le specificità e le peculiarietà.
Il Parlamento europeo, tuttavia, ha adottato tre emendamenti dedicati alla “clausola di revisione”, riconoscendo la natura specifica del trasporto occasionale con autobus – ed è questo già un primo importante traguardo – e richiedendo alla Commissione europea “[…] entro due anni dall’entrata in vigore del presente regolamento di modifica, di valutare e riferire al Parlamento e al Consiglio se possono essere adottate norme più adeguate per i conducenti impegnati in servizi occasionali di passeggeri”.
Nella pratica, ciò significa che, se la” clausola di revisione” sarà parte della legge finale da adottare, la Commissione dovrà produrre una valutazione d’impatto sull’opportunità di proporre deroghe specifiche per il turismo in pullman alla normativa generale sulla guida e il tempo di riposo, entro due anni dall’entrata in vigore del Pacchetto sulla mobilità.
In definitiva, l’obiettivo sarà quello di ottenere disposizioni specifiche per il turismo con autobus, come rivendicato dall’Anav in varie sedi, prima tra tutte in ambito IRU durante le discussioni sul pacchetto mobilità: piena flessibilità in materia di compensazione per i periodi settimanali ridotti, deroga di 12 giorni applicabile al trasporto nazionale e viaggi multipli, estensione del tempo di lavoro giornaliero a 16 ore, sono queste solo alcune delle richieste avanzate dal settore.