TRASPORTO GRATIS IN GERMANIA? PER VINELLA (ANAV) LA SOLUZIONE È LA COMPETITIVITÀ

Sostenibilità ambientale: la soluzione è un trasporto pubblico più diffuso, più competitivo e più appetibile per i cittadini. Il presidente dell’Associazione nazionale autostrasporto viaggiatori – Anav – Giuseppe Vinella, spiega come il piano tedesco di rendere gratuiti i mezzi pubblici non sia la giusta ricetta.

Il presidente commenta, infatti, così la proposta ripresa oggi da molti giornali.

“È sicuramente positiva – dice Vinella – l’ipotesi del Governo tedesco di promuovere l’utilizzo dei mezzi pubblici, rendendoli gratuiti per combattere l’inquinamento atmosferico, tant’è che ha riscosso tanta attenzione sugli organi di stampa e nel dibattito nazionale. Ma credo che l’attenzione si sia eccessivamente focalizzata sulla leva ipotizzata della gratuità, perdendo di vista il metodo e cioè la promozione dell’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico locale come via realistica e prioritaria di abbattimento delle emissioni dovute a un eccessivo utilizzo dell’autovettura che da noi, come in Germania, assorbe oltre l’80% degli spostamenti motorizzati”.

I costi per tale gratuità in Germania sono stimati in circa 13 miliardi di euro annui. In Italia ammonterebbero ad almeno 8 miliardi all’anno, considerando il sistema di trasporto pubblico nel suo complesso.

“Riteniamo –  spiega ancora il Presidente – che una spesa del genere non sarebbe né sostenibile né giustificabile. Non solo e non tanto perché, come rilevano alcuni esperti, la ricetta potrebbe funzionare solo in Paesi dove sono già efficienti sistemi di trasporto pubblico intermodale e integrato. Quanto per la semplice constatazione che un settore economico completamente sussidiato rischia di fare passi indietro in quel processo di industrializzazione, recupero di efficienza e produttività, competitività e innovazione che riteniamo imprescindibile per determinare un salto di qualità del sistema e favorire la realizzazione di un nuovo modello di mobilità collettiva e sostenibile”.

“È innanzitutto nel trasporto pubblico – prosegue – che la politica deve investire per motivare i cittadini a non servirsi dell’automobile e a essere parte attiva di una mobilità nuova, attenta all’ambiente e alla vivibilità della nostra splendida penisola, perché i numeri anche
internazionali dimostrano che i sistemi di mobilità condivisa
(car-sharing, car-pooling, ecc.) soddisfano un segmento molto piccolo
della domanda di trasporto, peraltro solo nelle grandi aree urbane. È
quindi irrealistico immaginare che possano fungere da alternativa
diffusa”.

“Per trainare la domanda di trasporto collettivo – conclude Vinella – serve un servizio pubblico più capillare, più frequente, più integrato, realizzato con mezzi moderni, confortevoli e con le tecnologie più avanzate per la tutela dell’ambiente. Più risorse e più infrastrutture, quindi, e più stimoli agli investimenti in un contesto di competizione virtuosa tra le imprese per la gestione dei servizi”.


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