Alessandria in Bus: i vettori piemontesi insieme per il turismo

Il progetto “Alessandria in bus”, patrocinato dal comune di Alessandria, Alexala e “Alessandria & Monferrato Turismo”, promuove il turismo attivo in giro per l’Italia.

A viaggiare saranno esclusivamente cittadini alessandrini che non solo visiteranno posti nuovi, ma si faranno anche ambasciatori della provincia.

A legare i dieci tour c’è la volontà di esportare la storia del territorio: all’isola d’Elba si parlerà di Spinetta Marengo, a Pesaro del concorso Pittaluga di chitarra classica, e così anche a Parma, capitale della cultura 2020-21.

Oltre a Stat Viaggi che fa capo a Casale e ha tessuto le fila dell’organizzazione, al progetto hanno aderito 8 agenzie della città di Alessandria.

Il debutto di “Alessandria in bus”, progetto nato durante la pandemia e ritardato solo di qualche mese, sarà il 27 giugno con una gita di prossimità nei campi di lavanda delle Langhe.

Il progetto rientra nel più ampio «Piemonte in bus» che si sviluppa in altre quattro province piemontesi: Asti, Biella, Torino e Cuneo.

Ogni capoluogo metterà a disposizione il proprio vettore storico, simbolo della città.

Per Alessandria viaggeranno i mezzi di Aviosibus, Caniggiabus e Stat Viaggi. In tutti gli autobus verranno installati impianti di sanificazione dell’aria che, azionati dal conducente per mezzo di un pulsante sul cruscotto, funzioneranno non solo a inizio e fine viaggio, ma anche durante il trasporto.

Per mettere al centro la salute, ogni rete del progetto piemontese ha deciso di fare un passo in più. Parte dell’incasso dei viaggi verrà donato all’ospedale del capoluogo di riferimento.

Per “Alessandria in bus” i proventi andranno all’associazione di volontariato «Bios» che, all’interno dell’ospedale Santi Antonio e Biagio, dal 1996 offre sostegno psicologico alle donne malate di tumore al seno.

 

 


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