RECOVERY FUND, CONFINDUSTRIA: BUON RISULTATO, ORA SERVE UN PIANO DI RILANCIO

Dopo una lunga maratona negoziale, si è concluso martedì 21 il Consiglio europeo straordinario dedicato al Piano per la ripresa Next  Generation EU. Il compromesso raggiunto conferma l’ammontare di Next Generation EU a 750 miliardi ma ne modifica le proporzioni, sostanzialmente livellando l’importo di sovvenzioni e prestiti, portandoli rispettivamente a 390 miliardi e 360 miliardi a prezzi 2018.

L’Italia riceverà 208,8 miliardi di euro, di cui 81,4 a fondo perduto e 127, 4 sotto forma di prestiti.

Secondo Confindustria, il vertice di Bruxelles ha raggiunto un buon risultato: “L’Europa risponde al COVID come non era avvenuto con le crisi del 2008 e del 2011. Si tratta di un risultato ottenuto anche grazie all’azione del Governo italiano, in linea con il paziente ma fermo traino esercitato da Germania e Francia. Ora è il tempo di predisporre al più presto piani d’impiego delle risorse che siano seri e credibili, volti al rilancio dell’economia, dell’impresa e del lavoro. Gli obiettivi, i tempi e le risorse vanno stimati ex ante con grande precisione, puntando innanzitutto alla crescita degli investimenti, ed evitando, al tempo stesso, un aumento della spesa pubblica corrente”.

Poiché nell’accordo finale risultano tagliati rilevanti fondi che dovevano far espandere il bilancio comunitario a favore della ricerca, delle nuove tecnologie, della sostenibilità ambientale, della digitalizzazione e della competitività delle imprese europee, Confindustria ritiene che sia primario interesse dell’Italia usare il MES per 37 miliardi a fini sanitari, in aggiunta alle risorse necessarie all’economia produttiva.


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