Tachigrafo digitale: verso la ridefinizione della catena del valore

Nel corso del workshop “LA DISCIPLINA SOCIALE NELLA NUOVA ERA DEL TACHIGRAFO DIGITALE SCENARI EUROPEI E APPLICAZIONE DELLE NORME” – organizzato da ANAV a Ibe Driving Experience – Alessio Sitran, Business Development Manager Continental Automotive Trading Italia, ha presentato un approfondimento sulle caratteristiche di questo nuovo dispositivo.

Il 15 giugno di quest’anno ha segnato un fondamentale cambio di generazione per il mondo dell’autotrasporto, di persone e cose, soggetto alla normativa europea sui tempi di guida e sui periodi di riposo (Regolamento (CE) 561/2006). Il cambio ha riguardato non tanto il Regolamento, quanto lo strumento che ormai da più di un decennio ha l’obiettivo primario di consentirne la corretta attuazione, ossia il tachigrafo digitale che, appunto, dal giugno scorso ha visto il passaggio di consegne dalla prima alla seconda generazione, peraltro definita “intelligente” (o smart per richiamare la normativa comunitaria).

Ci troviamo di fronte, oggi, ad uno strumento che è significativamente differente rispetto al suo predecessore, non fosse altro perché è chiamato a fornire ausilio alle aziende di trasporto in uno scenario di mercato e di concorrenzialità che ha nella complessità e nella crescente digitalizzazione (sebbene quest’ultima non sempre lineare) del comparto gli elementi più paradigmatici.  Se, da un lato, la complessità nasce dalla molteplicità degli attori e delle attività coinvolti, dai cambiamenti strutturali (in primis nel mercato del lavoro), dalla combinazione degli impatti non solo economici e di mercato ma anche sociali ed ambientali che mettono a valore gli obiettivi generali a cui questa disciplina contribuisce (miglioramento delle condizioni di lavoro, maggiore sicurezza stradale e concorrenza più equa), dall’altro il tema della digitalizzazione si integra, nel contesto più generale caratterizzato dal cambiamento sempre più veloce che i processi e i nuovi trend dell’innovazione stanno generando e, conseguentemente, sulle nuove sfide che tale cambiamento pone alle flotte e al mondo dei servizi di assistenza.

La diffusione delle nuove tecnologie offre, pertanto, oggi la base per uno sviluppo di nuovi modelli e nuove soluzioni di business abilitati proprio dal digitale e che ridefiniscono la catena del valore del settore. In questo contesto, il nuovo tachigrafo digitale gioca un ruolo di primo piano. Esso si pone sempre più come parte integrante di un ecosistema che, avvalendosi delle soluzioni tecnologiche ad esso integrate (i moduli di geolocalizzazione e DSRC – Dedicated Short Range Communication), è capace di fornire soluzioni in ambiti operativi che non solamente consentono un migliore efficientamento del parco veicolare delle aziende di trasporto unitamente alla formulazione di approcci ancora più predittivi e proattivi nella corretta gestione dei tempi di guida e dei periodi di riposo, bensì di miglioramento del costo-efficacia dei controlli eseguiti dalle autorità. Il tutto con un chiaro collegamento agli scenari di implementazione definititi dall’Unione europea con il Pacchetto Mobilità 2017-2018.

Nei prossimi post analizzeremo alcune caratteristiche tecniche del dispositivo.

 

 


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