Anav alla Conferenza delle Regioni: finanziare anche gli autobus a gasolio euro 6

Condividere gli opportuni correttivi al Piano strategico della mobilità sostenibile per l’utilizzazione dei fondi strutturali destinati a sostenere gli investimenti nel rinnovo del parco autobus TPL. Con questo obiettivo ANAV ha chiesto e ottenuto di essere audita, insieme ad Asstra, dalla Commissione trasporti della Conferenza delle Regioni.

L’Associazione ha ribadito come l’obiettivo di fondo del Piano dovrebbe essere quello di abbattere con la massima rapidità ed efficienza l’età media del parco autobus destinato ai servizi in base a corrette analisi costi/benefici sulle differenti ipotesi di rinnovo dei mezzi relativamente alle tipologie di alimentazioni finanziabili. In quest’ottica l’Associazione ha sollecitato le Regioni su una possibile modifica dell’intesa raggiunta il 20 dicembre scorso che contempli il finanziamento, almeno in una prima fase, anche degli autobus a gasolio euro 6 e la destinazione di tutte le risorse del Piano al cofinanziamento dei mezzi, individuando canali diversi di finanziamento per le infrastrutture di supporto alla diffusione delle alimentazioni alternative. Sul punto la Commissione si è impegnata a monitorare attentamente la realizzazione del Piano ed a sollecitarne revisioni ove emerga che l’attuale focalizzazione sui mezzi ad alimentazione alternativa comporti difficoltà realizzative e ritardi nel processo di sostituzione dei bus inquinanti. Sul tema del rinnovo autobus l’Associazione ha poi segnalato la necessità di differire i termini previsti dal D.M. n. 25/2017 e s.m.i. per concludere gli ordinativi di fornitura degli autobus sovvenzionati nel triennio 2017-2019 e acquisiti tramite procedura Consip, favorendo in questo modo il processo di sostituzione dei bus. La Commissione ha manifestato condivisione anche su questo punto specifico. L’occasione è stata utile per confrontarsi con la rappresentanza delle Regioni anche su altre questioni e, in particolare: sulle problematiche derivanti dal divieto di circolazione dei bus euro 0 a partire dal 1° gennaio 2019; sui tagli alle risorse disponibili per il settore; sulle criticità connesse alla mancata nomina dei Consigli di disciplina.

Con riferimento agli euro 0, l’ANAV ha invitato le Regioni a farsi parte attiva per la previsione di un breve differimento del divieto che consenta alle imprese di effettuare i servizi nelle more del completamento delle procedure attivate di rinnovamento dei mezzi, procedure che hanno avuto dei ritardi dovuti al prolungamento dei tempi di conclusione della gara Consip ed alle difficoltà nel rispettare i termini di consegna da parte di alcuni fornitori. La Commissione ha convenuto sul punto ed ha prospettato la presentazione di un emendamento durante l’iter di conversione in corso del decreto semplificazioni o comunque nel primo provvedimento utile. Per quanto concerne il finanziamento del settore, l’Associazione ha evidenziato come il previsto accantonamento di 300 milioni a valere sulla dotazione 2019 del Fondo Nazionale Trasporti, qualora non fossero raggiunti gli sfidanti obiettivi programmatici di Finanza pubblica, rischi di diventare un taglio concentrato sulla quota a saldo del FNT 2019 e comportare, quindi, per l’ultimo trimestre 2019 la mancata copertura di oltre il 30% dei servizi. Tale rilevantissima problematica si andrebbe ad innestare in un quadro finanziario già problematico anche a causa del taglio per oltre il 90%, a partire dal 2019, delle risorse destinate al finanziamento delle indennità di malattia degli autoferrotranvieri. La rappresentanza regionale ha convenuto pienamente sulle problematiche rappresentate che costituiranno oggetto di un prossimo confronto con il Governo.
Infine, l’ANAV ha chiesto un intervento della Conferenza delle Regioni per la raccomandazione della nomina dei Consigli di disciplina nelle more di una soluzione definitiva e condivisa sulla normativa applicabile in materia. La Commissione ha concordato sulla necessità di colmare al più presto tale vuoto per consentire la corretta gestione dei procedimenti disciplinari delle imprese del settore.


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