SAF, GIACOMO E ALESSANDRO: FRATELLI CORAGGIOSI CON SPIRITO DA PIONIERI

La storia della Società Autoservizi Fontaneto, conosciuta semplicemente come Saf, affonda le proprie radici indietro nel tempo, quasi un secolo fa. Il primo approccio imprenditoriale dei due giovani fratelli Fontaneto si rivolge, in un primo tempo, alla costruzione in proprio di biciclette riportanti sul telaio lo stemma di un’aquila in volo, che diventerà negli anni proprio il simbolo della società.

La volontà di crescita dei due fratelli si dirige poi, quasi subito, ai mezzi a motore, con l’acquisto della prima autovettura e la richiesta ufficiale per l’inizio della nuova attività. Stiamo parlando precisamente del 1927, quando ai fratelli Giacomo e Alessandro Fontaneto viene concessa una licenza per esercizio di autonoleggio sotto l’insegna della ditta Fratelli Fontaneto Ciclisti, come da documento riportato qui accanto, addì 22 luglio 1927 con intestazione Regno d’Italia.

É l’inizio dell’avventura di questi coraggiosi fratelli, uniti da uno straordinario spirito pionieristico nel campo dei servizi di trasporto. Così nel 1928 i fratelli Fontaneto acquistarono un autobus “Nàzzaro” ed iniziarono l’autolinea Oleggio-Borgomanero per il collegamento dei due importanti mercati. La prima sede fu nella via Principale (Via Garibaldi) a Fontaneto, per poi trasferirsi già nel 1929 a Cressa sulla strada provinciale, che offriva migliori possibilità di consolidamento e di sviluppo dei servizi. Al primo autobus seguì un “Fiat 15 ter” e si aggiunsero le autolinee Momo-Barengo-Cavaglio-Borgomanero e Cressa-Oleggio.

Contemporaneamente, a poco a poco, la gente mostrava di gradire i nuovi servizi e le comodità che essi offrivano, ripagando sempre con maggiore fiducia gli sforzi e i sacrifici dei fratelli Fontaneto, che così traevano nuovo entusiasmo per lo sviluppo futuro dell’attività. Tra le novità proposte, anche i primi tentativi di viaggi turistici, spesso pellegrinaggi ai Santuari di Boca e Varallo Sesia, che andavano di pari passo con l’accrescere negli anni della qualità degli autobus e del viaggio in sé.

Tuttavia il sopraggiungere della nuova guerra mondiale mise a dura prova la Società e i due fratelli, che esattamente come tante altre realtà, si trovarono a fare i conti con l’incertezza di una lunga parentesi dolorosa per tutto il paese. Un episodio su tutti: nel 1944 un ufficiale di collegamento per conto del partito fascista confiscò alla Saf un’autovettura “Balilla” fuori serie, con l’intransigente e improcrastinabile motivazione “occorrendomi per servizio di questo ufficio”. Circostanza testimoniata da documento con tanto di timbro della Guardia Nazionale Repubblicana – Comando 30a Legione.

La caparbietà però consentì a Giacomo e Alessandro di superare anche questo periodo buio, rilanciandosi appieno come una delle più fiorenti attività della zona nel dopoguerra. Negli anni ’60 poi subentrarono i giovani Gianmario e Arialdo, autori di un’importante transizione che avrebbe portato a un decisivo salto di qualità: la completa sostituzione dell’intera flotta di automezzi nel giro di pochi anni. È l’istantanea di un momento cruciale, la Saf svolta, affermandosi sempre più come una società di servizi di qualità; circostanza che la porta, nel 1977, ad aggiungere un altro tassello di completamento dell’offerta: viene infatti acquistata, ed entra a far parte del gruppo, l’agenzia di viaggi Holiday Tour di Milano.

La crescita non si arresta negli anni ’80 e ’90, momento preparatorio a un altro importante snodo: nel 1996 avviene l’acquisizione della società Autoservizi Nerini di Verbania, grazie alla quale il gruppo trova uno sbocco e uno sviluppo anche sulla zona dei laghi.

Il resto è storia dei giorni nostri. Ciò che ci rimane, guardando indietro nel tempo, anche nel campo dei servizi di trasporto locale, è la visione particolarmente lungimirante di imprenditori del territorio, appassionati e coraggiosi, che come in tutta Italia, anche nel novarese, hanno contribuito in maniera concreta a dare forma ai servizi essenziali. Nel caso dei fratelli Giacomo e Alessandro Fontaneto, alla rete trasportistica nazionale.

 


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