VINELLA (ANAV): I COSTI STANDARD PER UN MERCATO APERTO DEL TPL

Si è svolta ieri la 74esima edizione dell’Assemblea Anav. Oggi il confronto, alla presenza di circa duecento partecipanti, continua su un tema importante: i costi standard, che per il presidente Vinella rappresentano “uno strumento, un elemento di riferimento per l’adeguata ed equa quantificazione dei corrispettivi da riconoscere ai gestori sia nei casi di affidamenti in house e diretti, come strumento di benchmark utile a verificare sovra compensazioni non ammesse, sia ai fini della corretta quantificazione del corrispettivo da porre a base d’asta nelle procedure di gara per l’aggiudicazione dei servizi, che ci auguriamo possano costituire davvero la modalità generale e diffusa di affidamento dei servizi”.

Sui costi standart, Vinella ha detto: “Garantire la distribuzione ottimale delle risorse pubbliche sul territorio una priorità. Ma i costi standard sono egualmente importanti come strumento di corretta ed equa quantificazione delle compensazioni da riconoscere ai gestori, superando  quelle differenze di costo e quelle distorsioni tra i corrispettivi unitari stabiliti nei contratti di servizio con le diverse aziende in tutti quei numerosi casi in cui non sono economicamente giustificati e incamerano, invece, inefficienze produttive determinate anche da rendite di posizione e conflitti di interesse presenti in un mercato tuttora poco aperto ad una vera competizione. Solo ove implementati con questa interconnessa funzione i costi standard potranno assumere un ruolo determinante per fare evolvere il settore lungo un percorso di industrializzazione e di mercato.

In alto, un momento del convegno Anav

“Per la realizzazione di quel processo di liberalizzazione teorizzato dal legislatore nazionale nel ’97, ribadito da quello comunitario nel 2007 e – ormai prossimi alla scadenza del 3 dicembre 2019 – lungi dall’essersi compiutamente realizzato, l’implementazione diffusa dei costi standard può quindi  rivelarsi vincente, laddove si sono rivelati invece inefficaci termini di scadenza cogenti degli affidamenti diretti, cessazioni ex lege dei contratti non affidati con gara, poteri sostitutivi del Governo, previsioni di tagli e penalizzazioni finanziarie per gli affidamenti in house”.

Il presidente Vinella ha introdotto la proposta metodologica presentata dal professore Avenali e rivolta in particolare agli assessori e ai dirigenti e funzionari delle Amministrazioni territoriali “che – ha detto – hanno la responsabilità di curare un settore così complesso e così importante per le comunità locali”.

“Tra un anno – ha continuato Vinella – festeggeremo le nostre nozze di diamante con il trasporto persone su autobus, settore che, all’interno del sistema di Confindustria, rappresentiamo in tutti e tre i comparti del trasporto pubblico locale, del noleggio autobus con conducente e delle autolinee di lunga percorrenza”.

Il presidente ha, poi, sottolineato il ruolo di Anav: “Siamo la casa comune di 600 imprese che hanno aderito ad una “visione” della mobilità collettiva di persone su autobus come missione di sviluppo economico e inclusione sociale. Ci proponiamo di alimentare un circolo virtuoso di proposte e di riforme che possano far evolvere il settore del trasporto pubblico locale verso una dimensione industriale e di mercato. Siamo convinti che nel nostro Paese ci siano le capacità imprenditoriali, le professionalità, le risorse umane e tutte le potenzialità per arrivare a questo traguardo attraverso il dialogo costante e il confronto costruttivo tra le componenti istituzionali e industriali del settore e con un ascolto attento delle istanze di cittadini, lavoratori e utenti”.

Ha ricordato, così, alcuni importanti risultati conseguiti nell’ultimo bienni: la stabilizzazione del Fondo Nazionale Trasporti, attraverso lo sganciamento della dotazione del gettito delle accise sui carburanti introdotta con il D.L. n. 50/2017;

l’avvio di un’inversione di rotta fondamentale con l’attivazione di un Piano pluriennale e strutturale per il rinnovo del materiale rotabile destinato ai servizi che nel quindicennio 2019-2033, che prevede uno stanziamento complessivo di risorse statali per 3,7 miliardi di euro.

Un punto, quest’ultimo, su cui Vinella auspica una conferma e una implementazione da parte del nuovo Governo.


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