PIEMONTE, UN BIGLIETTO UNICO PER CHI VISITA LE LANGHE. L’IDEA DEGLI IMPRENDITORI

Distese collinari a perdita d’occhio, antichi borghi e castelli arroccati, un susseguirsi di dolci pendii coltivati a vite i cui filari disegnano rigorose geometrie: sono questi i magnifici scenari piemontesi delle Langhe, del Roero e del Monferrato, divenute Patrimonio dell’Umanità (Unesco). Ed è proprio qui che è stata lanciata l’idea di un un biglietto unico sulle corriere per spostarsi o visitare questi meravigliosi territori.

Un servizio da affidare alle maggiori compagnie di trasporti del territorio, tra astigiano e cuneese, per poter garantire e sviluppare una rete turistica che esalti a livello nazionale ed internazionale le qualità di questa terra.

Il progetto verrà presentato venerdì 20 aprile ad Asti durante un convegno nazionale nel salone della Provincia, in piazza Alfieri, a cui parteciperanno rappresentanti del mondo politico piemontese e dirigenti delle più importanti compagnie italiane di trasporti su strada. Il convegno è voluto da Nico Geloso, amministratore delegato dell’ omonima ditta che ha sede a Canelli e l’idea di un biglietto unico nasce grazie all’intuizione del Consorzio astigiano di trasporti Coas presieduto da Enrico Giachino e quello cuneese di Grandabus guidato da Clemente Galleano. Un piano partito dalla Regione Piemonte con il sostegno delle rispettive Province.

Il Consorzio astigiano serve un’utenza di 220 mila abitanti, Grandabus 550 mila residenti. Insieme hanno fatto viaggiare qualcosa come 17 milioni e 500 mila passeggeri in un anno (4 milioni il Coas e i restanti Grandabus), con 18 milioni di chilometri percorsi (4 milioni Coas e 14 milioni Grandabus) dalle 460 corriere (110 Coas e 450 Grandabus).

 


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